Quattro tormente diversamente classificate si
aggirano attualmente nell’Atlantico.
Una perturbazione alle Bermuda
Con poche possibilità
di diventare tormenta e che a tutta l’aria di essere quella che ha attraversato
la Hispaniola nei giorni scorsi. Evidentemente non ha fatto carriera e comunque
per noi non rappresenta più nessun pericolo.
Florence
Da uragano è stato degradato a tormenta tropicale
strada facendo con prospettive di recupero dell’intensità nel prossimo futuro. Si
trova attualmente nella latitudine 25 e quindi ben 5 gradi più a nord, circa
560 km, del punto più settentrionale della Hispaniola. Inoltre la distanza in
linea d’aria è di circa 1500 km e la sua traiettoria attuale è verso nord. Non
ha in vista terra ferma nel suo percorso se si esclude le coste orientali degli
Stati Uniti. C’è comunque tanta strada da fare per arrivarci.
Helene
È già tormenta tropicale. Si trovava alle ore 20 di
oggi sabato a meno di 500 km dalle coste africane e a oltre 4000 km dalle
Antille minori. Velocità di spostamento 21 km/h, intensità dei venti interni 97
km/h. Helene è ancora troppo lontana per fare pronostici. Comunque si prevede
una sua virata verso nord. I dati delle ore 23:00 di sabato confermano questo
andamento. Nessun pericolo in vista quindi per la Hispaniola.
Isaac
: cronaca delle ultime otto ore
Ore
17:00: portava fino a poco fa un numero come nome. Ora è
diventato Isaac. Una nuova tormenta tropicale. Si sposta a 11 km/h e la
velocità dei suoi venti interni è di 64 km/h. Rientra quindi di diritto tra le
tormente tropicali per soltanto un kilometro. L’intervallo di velocità di una
tormenta va da 63 a118 km/h. Dopo si ha un uragano di primo grado. Interessante
è che il Centro Nazionale Uragani di Miami propone una traiettoria che guarda
caso rappresenta un pericolo per la Hispaniola. Addirittura la localizza nel corridoio
tra la costa sudamericana e le isole di Portorico e della Hispaniola. Non c’è
che dire: a Miami sono dei buontemponi! Lo spostamento con 11 km/h è troppo
lento da garantire un percorso attendibile. Inoltre la barriera di alta
pressione che condiziona l’attuale marcia orizzontale di Isaac intorno al
parallelo 15 potrebbe non spostarsi verso ovest e consentire quindi la virata
verso nord della tormenta.
Se continuasse a spostarsi intorno al parallelo 15 Isaac
potrebbe aumentare presto la sua intensità nelle prossime 72 ore e diventare uragano
date le temperature alte dell’Atlantico tropicale.
Coordinate dell’occhio alle ore 17:00 14,5/36,6
Ore
23:
le coordinate dell’occhio sono 14.4/37.5 per cui ha mantenuto la traiettoria
prevista scendendo di 11 km verso sud e spostandosi verso sudovest di 12 km. L’intensità
dei suoi venti interni cala a 56 km/h e perde la categoria di tormenta
tropicale. Gli hanno addirittura affibbiato ancora il numero nove. Certo che a
Miami non scherzano. Insomma secondo le loro previsioni e lasciando perdere il
cono di proiezione della traiettoria, tra cinque giorni quel che rimane di
Isaac si dovrebbe trovare proprio nel bel mezzo delle Antille Minori, sempre intorno
al parallelo 15. La traiettoria a cono metterebbe comunque a rischio nella sua
estremità a nord l’isola della Hispaniola tra una settimana circa.
Siamo ancora troppo lontani per fare una previsione
precisa. Continueremo a seguire con attenzione l’andamento di Isaac o numero nove
come preferiscano chiamarlo a Miami.