Si è tenuta ieri come previsto a Boca Chica nei
locali del ristorante Sporting Club di Michele Cerchiara la riunione
programmata della comunità italiana locale.
L’aspettativa era grande. Nonostante le piogge era
presente un gruppo abbastanza numeroso di connazionali che hanno partecipato
attivamente alla discussione.
Sin dall’inizio si sono profilate iniziative diverse
sulle quali alla fine ha prevalso la linea sostenuta dal senatore Giovanni
Visca, da Ivo, da Guglielmo Rapicano e da altri di nominare un comitato di tre
persone per avviare la costituzione di un’associazione con tutti i crismi della
legalità.
Le alternative erano:
1) appoggiare
un’associazione già esistente di cittadini dominicani e stranieri di Boca Chica
di recente costituzione che da quel che si dice sta operando con efficacia;
2) affidarsi
alla mediazione del Comites nei confronti dell’amministrazione comunale con l’appoggio
dell’ambasciata.
Per quel che riguarda il punto 1) è stato fatto
notare che ognuno porta avanti le proprie iniziative e che era preferibile un’organizzazione
propria e nuova sotto forma di associazione costituita da soli connazionali.
Per quel che riguarda il punto 2) lo stesso
segretario Flavio Bellinato ha evidenziato che il Comites esistente risponde in
realtà all’ambasciatore di Panama e che ci sarà forse un Comites tutto nostro
soltanto nel 2020. Per il resto il senatore Visca, ex presidente del Comites,
ha fatto presente che questo importante organismo di rappresentanza e di intermediazione
tra connazionali residenti all’estero e ambasciate italiane agisce proprio in base
alle istanze delle associazioni di italiani delle quali si fa portavoce.
È stata quindi nominata una commissione di tre
persone con l'incarico di redigere uno statuto per una associazione di
Italiani. Ne fanno parte il sen. Giuseppe Visca, il promotore dell'incontro
Guglielmo Rapicano e il connazionale Enrico Chiavacci.
L’esito della riunione è stato tutto sommato oltremodo
positivo.
Come rilevato dall’ex senatore Visca è sempre lodevole
un’iniziativa spontanea che nasce in seno alla comunità. Del resto siamo
sicuramente in grado di esaminare in modo molto approfondito i problemi che
vogliamo affrontare data la nostra grande e pluriennale esperienza e dobbiamo
solo trovare le strade migliori per contare di più e ottenere dei risultati
concreti e soddisfacenti.
L’associazione è il primo passo. Questa si doterà di
un mezzo di diffusione di notizie e proposte ancora da valutare: un giornale
online o l’uso programmato delle reti sociali e i contributi verranno redatti
sia in italiano che in spagnolo.
Si ritiene così di essere in grado di assumere un’importanza
maggiore agli occhi dei politici locali tanto sensibili ai media soprattutto in
un periodo preelettorale come quello in cui ci troviamo.
Lo stesso vale per la funzione che l’ambasciata italiana
dovrebbe svolgere nei confronti dei connazionali. A questo riguardo interessa
in modo particolare la nomina di un corrispondente consolare per Boca Chica
visto che questa è stata richiesta diversi anni fa, si sono ottenute delle
promesse ma nulla di più.
Cari connazionali, allacciatevi le cinture di
sicurezza perché si sta per decollare. È finita l’epoca delle lamentele come
sostiene Ivo Bellacini e siamo arrivati all’azione.
Boca Chica non solo è importante per i connazionali colà
residenti ma anche per gli italiani del Gran Santo Domingo che vi si recano per
trascorrere delle ore in spiaggia o semplicemente per frequentare i numerosi
locali gastronomici italiani. Ed è sicuramente tra tutte le città della
Repubblica Dominica quella storicamente più legata all’Italia.