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sabato 29 settembre 2018

Inaugurazione della nuova sede dell’ambasciata: i connazionali si augurano di avere presto un’ambasciata senza arretrati e aperta al pubblico




Il sottosegretario agli esteri onorevole Ricardo Merlo sarà a partire da lunedì in visita istituzionale a Panama e successivamente  a Santo Domingo. Il neoeletto senatore ha scelto come sua prima tappa dopo l’assegnazione dell’importante incarico di fare ritorno nell’area dove è intervenuto con  il MAIE, il partito di cui è presidente, per la riapertura dell’ambasciata di Santo Domingo.
Una lotta a tutto campo alla quale il senatore ha collaborato con decisione. Il merito della riapertura è da condividere tra tanti perché come ha sostenuto Mario Giro l’ex viceministro agli esteri, la comunità italiana di Santo Domingo ha sollevato un polverone. Con questo polverone c’entra anche Ricardo Merlo e la sua squadra MAIE della Repubblica Dominicana.
Ricardo Merlo torna quindi nell’area diventata nevralgica per qualche anno per i rapporti tra connazionali e Farnesina, dove la gestione passata del MAECI ha provocato gravissimi disagi ai connazionali ivi residenti. Panama gestisce ancora il servizio visti della circoscrizione di Santo Domingo attraverso una società offshore.
Santo Domingo inaugura ora una nuova sede. Nei due anni in cui è rimasta chiusa,  la sede di via Rodriguez Objio di proprietà del demanio è diventata inagibile e necessita di notevoli interventi di riammodernamento.
Il trasferimento nella nuova sede deve intendersi provvisorio: questo almeno è quanto dichiara il sottosegretario Merlo. Il 5 ottobre avrà quindi luogo l’inaugurazione della nuova sede “provvisoria”.
A questo punto va aggiunta una breve parentesi. La misura della chiusura della nostra ambasciata è stata fatta rientrare in una manovra di bilancio. Si voleva risparmiare. Di fatto però la nostra ambasciata si autofinanziava. Comunque questo alla Farnesina interessava poco perché al MAECI si conoscono solo le spese e mai gli ingressi che vanno a finire direttamente all’erario.
La chiusura della sede di Santo Domingo puntava quindi solo ed esclusivamente al realizzo dei beni demaniali inteso come risparmio. In fondo il ragionamento fila. Questo “realizzo” non è stato possibile.
La riapertura inevitabile visto il polverone sollevato dalla comunità ha messo a disagio chi aveva già fatto un pensierino sulla destinazione dei 15 o 16 milioni di euro che si presumeva di incamerare con la vendita degli immobili. È per questo che la Farnesina non si è adoperata per il ripristino efficace degli immobili di proprietà. Ha voluto far capire che non riteneva significativi quegli immobili. Ne è conseguito che l’enorme villa in centro città è diventata per qualche tempo un allevamento di galline ruspanti e che iniziassero i preparativi per il trasferimento della sede dell’ambasciata.
Alla Farnesina c’è stato un cambiamento ai vertici, ma anche nelle amministrazioni dello stato esistono dei fattori frenanti. I politici cambiano ma i burocrati sono sempre gli stessi. Anche i diplomatici sono dei burocrati e non è detto che si adeguino a un cambiamento nella visione della loro funzione. Al riguardo sostengono i nostri connazionali quanto segue:
Tra una celebrazione al blue mall, una conferenza, un festival....chi dovrebbe occuparsi dei reali problemi dei concittadini ovvero un'ambasciata e un partito Italiano con delega per gli Italiani all'estero......votato dai più in RD.....che fa?”
La mia risposta al riguardo è stata la seguente: “Il partito con delega a cui fai riferimento si sta dando da fare. Diamogli tempo per giudicarlo. Ci sono tante cose che remano contro un CAMBIAMENTO vero e non solo alla Farnesina. Ci sono ad esempio i burocrati, c'è la carenza di informazioni in mano ai politici subentrati. Ad esempio l'Annuario statistico non è ancora stato pubblicato. C'è la mentalità dei diplomatici poco ben disposti verso le esigenze dei connazionali residenti all'estero e propensi come hai osservato tu a organizzare altre iniziative. Diamo tempo al tempo.

Il 5 ottobre Merlo inaugura la nuova ambasciata, che a quanto pare sarà ancora chiusa al pubblico. I SERVIZI CONSOLARI SARANNO SEMPRE ON-LINE!
Al riguardo ha risposto in questo modo Flavio Bellinato: “Se mi verrà data l'opportunità di intervenire in sede CGIE, la prossima settimana reitererò la necessità di cambiare sistema.
Siamo certi che il nostro sottosegretario agli esteri Ricardo Merlo ha sempre chiaramente in mente la massima che contraddistingue il governo del cambiamento e cioè: “Prima gli italiani” e nel caso della Farnesina questo significa che i servizi consolari ai connazionali residenti all’estero sono prioritari. 
Non c’è se e non c’è ma. Il servizio Prenota Online va abolito perché rappresenta una barriera tra la domanda di servizi e l’erogazione degli stessi.
Ci auguriamo quindi che non sia lontano il giorno in cui il nostro sottosegretario agli esteri, che si è distinto a Santo Domingo nella lotta per la riapertura della nostra ambasciata, venga da noi per celebrare l’accesso libero agli sportelli da parte dei connazionali senza bisogno di prenotazione. 
In fondo non si chiede mica la luna! Cinque anni fa era la cosa più normale del mondo!