Il sottosegretario agli esteri onorevole Ricardo
Merlo sarà a partire da lunedì in visita istituzionale a Panama e successivamente a Santo Domingo. Il neoeletto senatore ha
scelto come sua prima tappa dopo l’assegnazione dell’importante incarico di
fare ritorno nell’area dove è intervenuto con
il MAIE, il partito di cui è presidente, per la riapertura dell’ambasciata
di Santo Domingo.
Una lotta a tutto campo alla quale il senatore ha
collaborato con decisione. Il merito della riapertura è da condividere tra
tanti perché come ha sostenuto Mario Giro l’ex viceministro agli esteri, la
comunità italiana di Santo Domingo ha sollevato un polverone. Con questo
polverone c’entra anche Ricardo Merlo e la sua squadra MAIE della Repubblica
Dominicana.
Ricardo Merlo torna quindi nell’area diventata
nevralgica per qualche anno per i rapporti tra connazionali e Farnesina, dove
la gestione passata del MAECI ha provocato gravissimi disagi ai connazionali ivi
residenti. Panama gestisce ancora il servizio visti della circoscrizione di
Santo Domingo attraverso una società offshore.
Santo Domingo inaugura ora una nuova sede. Nei due
anni in cui è rimasta chiusa, la sede di
via Rodriguez Objio di proprietà del demanio è diventata inagibile e necessita
di notevoli interventi di riammodernamento.
Il trasferimento nella nuova sede deve intendersi
provvisorio: questo almeno è quanto dichiara il sottosegretario Merlo. Il 5
ottobre avrà quindi luogo l’inaugurazione della nuova sede “provvisoria”.
A questo punto va aggiunta una breve parentesi. La
misura della chiusura della nostra ambasciata è stata fatta rientrare in una
manovra di bilancio. Si voleva risparmiare. Di fatto però la nostra ambasciata
si autofinanziava. Comunque questo alla Farnesina interessava poco perché al MAECI
si conoscono solo le spese e mai gli ingressi che vanno a finire direttamente
all’erario.
La chiusura della sede di Santo Domingo puntava quindi
solo ed esclusivamente al realizzo dei beni demaniali inteso come risparmio. In
fondo il ragionamento fila. Questo “realizzo” non è stato possibile.
La riapertura inevitabile visto il polverone
sollevato dalla comunità ha messo a disagio chi aveva già fatto un pensierino
sulla destinazione dei 15 o 16 milioni di euro che si presumeva di incamerare
con la vendita degli immobili. È per questo che la Farnesina non si è adoperata
per il ripristino efficace degli immobili di proprietà. Ha voluto far capire
che non riteneva significativi quegli immobili. Ne è conseguito che l’enorme
villa in centro città è diventata per qualche tempo un allevamento di galline
ruspanti e che iniziassero i preparativi per il trasferimento della sede dell’ambasciata.
Alla Farnesina c’è stato un cambiamento ai vertici,
ma anche nelle amministrazioni dello stato esistono dei fattori frenanti. I
politici cambiano ma i burocrati sono sempre gli stessi. Anche i diplomatici
sono dei burocrati e non è detto che si adeguino a un cambiamento nella visione
della loro funzione. Al riguardo sostengono i nostri connazionali quanto segue:
“Tra una celebrazione al blue mall, una conferenza,
un festival....chi dovrebbe occuparsi dei reali problemi dei concittadini
ovvero un'ambasciata e un partito Italiano con delega per gli Italiani
all'estero......votato dai più in RD.....che fa?”
La mia risposta al riguardo è stata la seguente: “Il
partito con delega a cui fai riferimento si sta dando da fare. Diamogli tempo
per giudicarlo. Ci sono tante cose che remano contro un CAMBIAMENTO vero e non
solo alla Farnesina. Ci sono ad esempio i burocrati, c'è la carenza di
informazioni in mano ai politici subentrati. Ad esempio l'Annuario statistico
non è ancora stato pubblicato. C'è la mentalità dei diplomatici poco ben
disposti verso le esigenze dei connazionali residenti all'estero e propensi
come hai osservato tu a organizzare altre iniziative. Diamo tempo al tempo.”
“Il 5 ottobre Merlo inaugura la nuova ambasciata, che a quanto pare sarà ancora chiusa al pubblico. I SERVIZI CONSOLARI SARANNO SEMPRE ON-LINE!”
Al riguardo ha risposto in questo modo Flavio
Bellinato: “Se mi verrà data l'opportunità di intervenire in sede CGIE, la
prossima settimana reitererò la necessità di cambiare sistema.”
Siamo certi che il nostro sottosegretario agli
esteri Ricardo Merlo ha sempre chiaramente in mente la massima che contraddistingue il
governo del cambiamento e cioè: “Prima gli italiani” e nel caso della Farnesina
questo significa che i servizi consolari ai connazionali residenti all’estero
sono prioritari.
Non c’è se e non c’è ma. Il servizio Prenota Online va abolito perché rappresenta una barriera tra la domanda di servizi e l’erogazione degli stessi.
Non c’è se e non c’è ma. Il servizio Prenota Online va abolito perché rappresenta una barriera tra la domanda di servizi e l’erogazione degli stessi.
Ci auguriamo quindi che non sia lontano il giorno in
cui il nostro sottosegretario agli esteri, che si è distinto a Santo Domingo
nella lotta per la riapertura della nostra ambasciata, venga da noi per
celebrare l’accesso libero agli sportelli da parte dei connazionali senza
bisogno di prenotazione.
In fondo non si chiede mica la luna! Cinque anni fa era la cosa più normale del mondo!
In fondo non si chiede mica la luna! Cinque anni fa era la cosa più normale del mondo!