Il governo haitiano ha sospeso tutte le operazioni
di ricezione di richieste di passaporto e tutte le consegne di passaporti già
pronti da parte dei consolati di Haiti nella Repubblica Dominicana.
Si tratta di una misura cautelare a seguito delle
rivelazioni fatte dal giornale Diario Libre sull’esistenza di un traffico di
documenti come atti di nascita e passaporti falsi, ma con tutti i crismi della
legalità, per consentire a dei cittadini dominicani di recarsi in Cile
facendosi passare per haitiani. Il provvedimento è entrato in vigore lo scorso
26 settembre.
Solo durante il 2018 sono giunti in Cile oltre 20.000
haitiani. Tutti in partenza dalla Repubblica Dominicana.
Per accedere al paese sudamericano gli haitiani hanno
bisogno di USD 1.000.- e di una lettera di invito.
Di recente è stato scoperto che questi haitiani sarebbero
in realtà dei dominicani muniti di documenti falsi rilasciati dalle stesse autorità
haitiane.
Il viaggio viene offerto da una rete illegale a un
costo di USD 2.144.- per un dominicano che si fa passare per haitiano. Agli haitiani
costerebbe invece USD 1.000.-,
Con il falso cambiamento di cittadinanza i migranti
dominicani cercano di approfittare della mancanza del requisito del visto per i
cittadini haitiani.
Dal 2012, il Cile esige ai dominicani di fare
ingresso al suo territorio muniti di visto. Negli ultimi quattro anni la presenza
di cittadini dominicani in Cile è aumentata notevolmente e si attesta ora a 50.000
persone. Un tale quantitativo di visti non è però mai stato rilasciato. Infatti
il numero di visti concessi oscillerebbe tra i 1.200 e i 1.500 l’anno.
In Cile risiedono legalmente circa 25.000
dominicani.
Il Cile ha una delle economie più stabili di America
Latina e il salario minimo raggiunge gli USD 600.- (circa RD$ 30.000.-) ed è
quindi superiore del doppio quasi allo stipendio minimo dominicano più alto che
è di US$ 311.-.
Lo scorso 9 aprile il presidente cileno ha
presentato una proposta di Legge Migratoria per la regolarizzazione degli
immigrati in condizione irregolare, stimati in 300.000 persone.
Ci sono stati anche traffici di migranti dominicani con
attraversamento delle frontiere terrestri di Bolivia o Perù. Una volta arrivati
in questi paesi i cittadini dominicani venivano introdotti in Cile attraverso
il deserto.