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mercoledì 2 febbraio 2022

Due commissioni che possono indurre a malintesi: Diritti e Servizi ai cittadini ed ex sede di via Objio



L’assemblea straordinaria del Comites del primo febbraio ha consolidato agli occhi di tutti la tendenza della maggioranza MAIE a imporre le sue decisioni nascondendo dietro un dito la sua antidemocraticità, e in questo Diana Spedicato è sempre stata bravissima.

All’ordine del giorno c’erano sei commissioni da approvare. Queste erano state tutte già predisposte e veniva proposto praticamente solo il voto con una maggioranza certa a favore della piattaforma MAIE. Così non era accaduto con il regolamento che era stato elaborato da tutti i membri del Comites in precedenza e approvato all’unanimità.

I cinque membri dell’opposizione si sono giustamente lamentati. La presidente si è districata abilmente come al solito, ma la mancanza di una discussione antecedente è rimasta sempre nell’aria ed è per questo che l’assemblea è durata quasi quattro ore. Ad aggravare il tutto hanno contribuito i pesanti e spesso incomprensibili in quanto farfuglianti e cantilenanti interventi del laziale Eugenio Neri. La mancanza di sottigliezza dell’ex militare ha creato spunti di tensione non solo con Giovanni Gennari dell’opposizione ma anche con il senatore Giuseppe Visca vicepresidente del Comites.

Flavio Bellinato è intervenuto con autorevolezza modificando i programmi delle commissioni “Lingua e cultura, italiano” ed “Ex sede dell’ambasciata” tanto per far capire senza ombra di dubbio chi comanda all’interno del gruppo MAIE pur non facendo lui stesso parte dell’esecutivo. Il lavoro duro lo ha sbrigato la presidente Spedicato che verso la fine dell’assemblea probabilmente un po’ stanca si attendeva interventi di Bellinato, che invece alzava la mano senza volere, o si aggrappava ai borbottii farfuglianti di Eugenio Neri (ex Austria). Il consigliere Viro è stato una figura sfuggente. Non è mai intervenuto se non per alzare la mano e votare, il suo schermo è rimasto vuoto spessissime volte e se ha seguito le discussioni lo ha fatto “distrattamente”.

Luca Pellegrini in due occasioni non ha votato a favore dei suoi e poi ha precisato di essere stato neutrale. Questo chiarimento lo avrebbe potuto tranquillamente fare in precedenza prima che venisse verbalizzato il suo voto contrario. Pigrizia?

Il senatore Visca ha votato contro la commissione Diritti Civili e Servizi ai cittadini e ha subito insistenti pressioni da parte del gruppo MAIE per invitarlo a fornire chiarimenti, alle quali Giuseppe Visca ha reagito con disappunto. Un tema spinoso sul quale l’ex senatore ha cambiato idea dopo l’acquisizione di ulteriori informazioni.

Deve ritenersi che due delle sei commissioni proposte, quella per i Diritti e i servizi ai cittadini e quella della sede dell’ex ambasciata come futura sede del Comites non dovrebbero passare. Entrambe sono viziate da evidenti conflitti d’interesse. La seconda addirittura perché non è detto che la sede dell’ambasciata in un prossimo futuro possa diventare la casa del MAIE di Santo Domingo.