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mercoledì 30 marzo 2022

Il Ministero del lavoro stabilirà per il settore dei collaboratori domestici orari di lavoro, ferie e previdenza sociale

 



La giornata lavorativa domestica non potrà essere superiore a otto ore giornaliere, né superiore a 44 ore settimanali.

Per quanto riguarda la retribuzione, questa non potrà essere inferiore alla retribuzione minima per tale settore dettata dal Comitato Nazionale per le Retribuzioni e, inoltre, si applicheranno gli articoli da 177 a 191 del Codice del Lavoro, in relazione alle ferie.

L'articolo 177 del Codice del lavoro stabilisce che il datore di lavoro ha l'obbligo di concedere a ciascun lavoratore un periodo di ferie di 14 giorni lavorativi con retribuzione.

I lavoratori domestici avranno diritto al pagamento anticipato del preavviso in caso di licenziamento, al quale si accederà secondo le regole stabilite dal Codice del lavoro, così come per le altre tipologie di lavoratori.

La risoluzione prevede inoltre che il Consiglio nazionale di previdenza sociale stabilisca il meccanismo affinché i lavoratori domestici possano essere iscritti alla previdenza sociale.

Secondo i dati della Banca Centrale, a dicembre 2021 il numero delle donne impegnate nel lavoro domestico ammontava a 239.022, mentre quello degli uomini a 20.216, per un totale di 239.022 occupati nel settore.

“Lavoriamo da mesi su questa disposizione affinché il settore domestico, composto per la maggior parte da donne, possa contare sulla garanzia dei propri diritti fondamentali, sanciti dalla Costituzione e in ottemperanza al mandato della Convenzione 189 dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO)", ha affermato il ministro De Camps.