L'inflazione favorita dalla guerra in Ucraina,
l'impatto del cambiamento climatico, la violenza urbana e la crisi economica
hanno aggravato la situazione alimentare in Haiti, dove il 45% della
popolazione soffre la fame.
"Secondo i dati del nostro ultimo rapporto, 4,5
milioni di haitiani (45% della popolazione totale) si trovano in una situazione
di insicurezza alimentare, di cui 1,5 milioni hanno bisogno di aiuto
urgente", lo sostiene il rappresentante del WFP in Haiti, Pierre Honnorat.
Honnorat ha avvertito degli effetti
"devastanti" della guerra in Ucraina su Haiti, un paese già afflitto
da un'elevata inflazione e fortemente dipendente dalle importazioni, in
particolare dal grano russo e canadese.
"Il settanta per cento dei prodotti sul mercato
è importato, compresi i prodotti di base come il riso, di cui l'80% è
importato", ha affermato l'esperto del WFP, sottolineando che il prezzo
del pane si è già moltiplicato per cinque negli ultimi due anni.
La crisi economica del Paese, caratterizzata da una
svalutazione del gourde haitiano rispetto al dollaro USA, ha spinto i prezzi al
rialzo, provocando una significativa perdita di potere d'acquisto per il popolo
haitiano.
La situazione nel Paese ha generato un'escalation di
violenze nelle strade e massicce ondate migratorie verso Miami, che dista due
ore.
Haiti è stata anche colpita lo scorso agosto da un
terremoto nel sud del Paese che ha lasciato un milione di persone in una
situazione di insicurezza alimentare e da pesanti inondazioni nel nord, che
hanno causato lo sfollamento di circa 3.500 persone.
Il WFP ha chiesto una risposta coordinata e ha
stimato i fondi necessari per fornire assistenza umanitaria in 51,3 milioni di
dollari.