Armi di grosso calibro, munizioni, rifornimenti
militari e ordigni esplosivi sono stati rilevati nel porto di Haina nel
tentativo di introdurli illegalmente nel Paese.
La Direzione Generale delle Dogane ha riferito in un
comunicato di aver impedito l'ingresso nel Paese di circa 24.394 unità di
munizioni di diverso calibro, 68 caricatori per diversi tipi di armi lunghe e
corte.
Inoltre, un'ampia gamma di esplosivi, tra cui 12
bobine di cavi per apparecchiature di demolizione, sette detonatori
elettronici, un detonatore da demolizione manuale e 10 paletti da demolizione.
L'elenco degli oggetti sequestrati dagli agenti
doganali prosegue con otto fucili, cinque pistole, tre fucili, un carrello e
due adattatori per pistole.
I rilevamenti sono stati possibili grazie alla
tecnologia a raggi X appena installata in quel porto. È lo scanner Rapiscan
modello Eagle P60-S donato da HIT Río Haina.
La Direzione Generale delle Dogane sta incrociando
le informazioni con gli organi di intelligence dello Stato, al fine di
identificare e punire i responsabili di questo crimine doganale e di sicurezza
nazionale.