Cerca nel blog

venerdì 25 marzo 2022

L'ambasciata risponde al connazionale Damiano Segarelli con un articolo chiarificatore sul Listin Diario




L'ambasciata ha prontamente risposto alla pubblicazione del Listin Diario che aveva riportato le dichiarazioni del connazionale Damiano Segarelli. Ecco il testo tradotto dell'articolo.

L'Ambasciata d'Italia a Santo Domingo risponde al cittadino italiano

Dopo una denuncia che il cittadino italiano Damiano Segarelli ha presentato con questo mezzo (Listín Diario), in merito alle condizioni di calamità riscontrate nella Repubblica Dominicana e alla conservazione dei suoi documenti di viaggio da parte della Dirección de Migración, per rimpatriare, l'Ambasciata d'Italia a Santo Domingo, ha inviato un documento a Listín Diario smentendo quanto dichiarato da Segarelli.

Secondo questa lettera, l'Ambasciata d'Italia si era interessata alla situazione di Segarelli, quando ha chiesto aiuto per problemi economici e familiari.

“Nel quadro della legge italiana, abbiamo offerto al Sig. Segarelli un aiuto adeguato, ma l'uomo l'ha rifiutato. Oltre al suo problema di salute, siamo riusciti a fornirgli i soldi necessari per l'intervento chirurgico e il biglietto aereo per il rimpatrio", si legge nella lettera.

Tuttavia, secondo loro, Segarelli avrebbe informato l'Ambasciata di aver ricevuto denaro dall'Italia e di aver subito l'operazione senza avvertirla e ha anche rifiutato il biglietto aereo.

L'articolo pubblicato dal Listín Diario indica che Segarelli ha un debito di 40mila pesos che gli impedisce di partire, ma tale importo è dovuto allo Stato dominicano, alla Direzione generale della Migrazione in quanto  rimasto irregolarmente per sette anni in territorio dominicano.

L'Ambasciata ha anche riferito che Segarelli ha perso i suoi documenti e il suo passaporto e questi non possono essere rilasciati a causa di una sua "posizione pendente con l'Italia".

Nonostante ciò, nella lettera indirizzata al direttore del Listín Diario Miguel Franjul, l’ambasciata ribadisce la sua proposta di fornire una soluzione affinché possa lasciare il Paese con un "documento ufficiale provvisorio, rilasciato a titolo gratuito" e solo per casi di emergenza che gli permetta di rientrare senza alcun problema in Italia.

"Tutte le informazioni che comunichiamo in questa lettera sono verificabili - sempre nel rispetto della normativa italiana e dell'Unione Europea in materia di protezione dei dati - e corrispondono ad atti ufficiali, posta, ecc., conservati presso questa ambasciata. L'interessato può, se lo desidera, rinunciare alla tutela della tua privacy autorizzarci a pubblicare tutti i dati di cui disponiamo sul caso", concludono.