Ognuno può
stabilire per il prodotto che vende il prezzo che vuole. Questo è un dato di
fatto. Il gelato di Giuseppe è una gelateria che vende “il vero gelato artigianale
italiano nel Dominicus”. Si trova a Bayahibe, nota e frequentatissima località
turistica.
Si dice in un
commento al post pubblicitario: “Può un gelato costare nella Repubblica
Dominicana con due gusti 3,30 euro? Costa di meno a Dubai”.
Ovviamente
tenendo conto che il prodotto viene presentato come italiano, il costo delle
materie prime importate incide sul prezzo per cui questo non si discute. Chi
vuole qualità la deve pagare. Se poi non si vende sono problemi
dell'imprenditore e non dei mancati clienti.
Qualcuno aggiunge
ancora: “Se consideriamo chi va 15 giorni in vacanza, il gelato può anche
costare 6 euro, ma per il pensionato che intende vivere all'estero non so se ce
la fa”. Un'affermazione che non meriterebbe un commento, eppure questo non si è
fatto attendere: “Infatti, sarebbe ora che i pensionati e gli scappati di casa
con 600 euro al mese inizino a starsene a casa. Noi vogliamo portare
l'eccellenza dell'Artigianato italiano e non abbassarci alla mediocrità locale.
Di quella ne abbiamo fin troppa”. E ancora: “La maggior parte degli italiani lì
sono peggio dei dominicani, pensano solo a fare affari sulla pelle degli stessi
italiani. Con 600 euro al mese non si è stupidi da partire. Piuttosto ci sono
tanti scappati di casa senza nemmeno i 600 euro.”
Ecco come dalla
pubblicità di un ottimo gelato italiano si è arrivati ai pensionati da 600 al
mese, agli scappati di casa che non hanno nemmeno quelli e al noto luogo comune
secondo cui gli italiani pensano solo a fare affari sulla pelle degli stessi
italiani.