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martedì 22 marzo 2022

Il dramma del connazionale Carlo Ferraris agli arresti domiciliari da un anno senza un capo d'imputazione

 



Esattamente un anno fa l’avvocato Carlo Ferraris di Casale Monferrato in provincia di Alessandria è stato arrestato qui a Santo Domingo.

È giunto nella Repubblica Dominicana ancora adolescente insieme alla famiglia nel 1988. Si è laureato in Giurisprudenza nel 1997 ed ha esercitato fino ad oggi la professione di avvocato. Costituiva e cedeva società, le cosiddette società di cassetto, che chi li acquista le può fare operare subito negli ambiti più svariati. Un'attività normale per un avvocato, non nella Repubblica Dominicana, però.

Uno degli acquirenti delle sue società si è visto coinvolto in un caso legato al terrorismo e al lavaggio di denaro sporco. Tanto è bastato per farlo arrestare. È stato recluso in carcere dove ha trascorso due mesi “passati in cella in condizioni che violano i diritti umani” scrive in una lettera all'ambasciatore Queirolo Palmas, “e il resto agli arresti domiciliari. È un anno che sono sottomesso a misure cautelari senza avere il Pubblico Ministero dominicano dato accesso al dossier sebbene gli sia stato ordinato dal giudice e, soprattutto, senza avere presentato un'accusa contro di me, di mia moglie e della mia impiegata”.

A Carlo Ferraris è stato notificato anche, nonostante non sia stato ancora formalizzato un capo d’imputazione, un provvedimento di sequestro di beni mobili e immobili e probabilmente è qui che sta l’inghippo: vogliono appropriarsi dei suoi beni? A pensar male ci si azzecca sempre!

Non è il primo caso, del resto, di un italiano che subisce un trattamento giudiziario irregolare. Nel settore della Giustizia si cristallizzano i soliti “vizi” e poi per chi è straniero, anche se naturalizzato, la situazione peggiora. Provare per credere!