Anche donne di ogni età sono vittime di estorsioni e
ricatti attraverso i social network, da parte di persone che, secondo le
versioni gestite da investigatori di polizia ed esperti del Pubblico Ministero,
sono dirette da diverse carceri, principalmente in La Vittoria.
Continuano ad aumentare le denunce di donne presentate
al Dipartimento Investigazioni sui Crimini ad Alta Tecnologia (Dicat).
“Sono una madre single di due bambini, ho conosciuto
un uomo che mi interessava molto, mi ha fatto tre videochiamate sul mio
Whatssap, mi ha detto di fare video osceni a distanza, ho accettato e ora mi
sta estorcendo, dicendo che se non deposito 85mila pesos diffonderà il video
ovunque, ho paura, ho già sporto denuncia”, ha riferito.
Ma il suo caso non è isolato, è quello di altre
donne, alcune impegnate, che sono state vittime di ricatti attraverso i social
network. È il caso di OAG, sigle di nomi e cognomi che identificano una donna
di 35 anni, andata in procura per sporgere denuncia contro un uomo che ora la
sta estorcendo attraverso i social network.
La donna che ha il marito negli Stati Uniti con il
quale ha avuto due figli, ha raccontato che si sono conosciuti attraverso
questi sistemi e che dopo essersi incontrati e aver parlato, hanno deciso di trascorrere
un momento intimo. La donna però non avrebbe mai pensato che l'uomo che
identifica come Joel, 33 anni, avesse registrato l'atto sessuale con il suo
cellulare senza che lei se ne accorgesse e ora la ricatta chiedendole soldi.