Wagner Vulso: una storia penosa che la dice tutta
sulla fragilità che possono talvolta avere i diritti umani più elementari.
La situazione del bolognese è critica dal punto di vista della sua salute: “Aneurisma
dissecante di aorta e aorta sclerosi” che richiede cure immediate o se del caso
un intervento chirurgico urgente.
È stato versato l’importo della cauzione pari a
1.200.000 pesos e pur in presenza di moltissime contraddizioni a livello di
prove acquisite il pubblico ministero non cede anche se il giudice avrebbe già
autorizzato la scarcerazione.
Comunque sul caso Vulso è stato richiamato e ha ottenuto l’interesse delle nostre autorità.
Ieri si doveva tenere la terza udienza di appello e
invece l’avvocato difensore non si è presentato. Tutto è stato rinviato al 30
ottobre con l’avvertenza che in caso di nuova assenza del difensore verrà
nominato un legale d’ufficio.
Erano presenti alla corte d’appello di San Pedro il
rappresentante del Comites Flavio Bellinato e Vittorio Acolti Gil Vitale, il
connazionale di Boca Chica che ha lanciato l’allarme sullo stato di salute del
Vulso e che non è mai mancato a una udienza. E ce ne sono state tante in più di
tre anni! Erano assenti il presidente del Comites Paolo Dussich e Gianni
Prudenza che si trovano attualmente in Italia.
La comunità sta facendo del suo meglio nei confronti
di Wagner, il Comites è presente, l’ambasciata anche a quanto pare e c’è pur
sempre la solidarietà del grande Vittorio che dà al Vulso quella spinta morale
per sopravvivere e sperare ancora nonostante tutto.
Ci auspichiamo che il connazionale arrivi con vita alla
prossima udienza del 30 ottobre e che con l’occasione tutto possa risolversi.