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mercoledì 26 gennaio 2022

Il PLD chiede le prestazioni di fine rapporto di lavoro per quasi 300.000 persone licenziate dal PRM




l Partito della liberazione dominicano (PLD) ha chiesto questo martedì al governo il pagamento delle indennità di lavoro a quasi 300.000 persone licenziate dalla pubblica amministrazione dal 16 agosto ad oggi.

Il PLD ha assicurato che di quel numero solo circa 70.000 persone sono state riconosciute come licenziate in sette istituzioni pubbliche e che, presumibilmente, sono state licenziate perché non facevano parte del Partito Rivoluzionario Moderno (PRM).

Lo ha sostenuto il partito “morado” in un documento che include dichiarazioni rese in una conferenza stampa tenutasi oggi in occasione della celebrazione della Giornata del Pubblico Servizio.

«Si segnala che le attuali autorità non hanno neppure rispettato il personale di carriera, la cui ragion d’essere è il mantenimento all’interno della pubblica amministrazione delle necessarie conoscenze e capacità tecniche, per garantire il rispetto delle finalità delle istituzioni, della continuità delle politiche pubbliche e dei servizi al cittadino”, si legge nel documento.

Si è affermato, inoltre, che nel caso specifico del Ministero dell’Istruzione si sono verificati più di 53.000 licenziamenti e che queste persone non hanno percepito le indennità di fine rapporto previste dalla legge.

«Tutto questo nonostante, durante la campagna elettorale, il candidato del “Cambiamento” abbia assicurato che nessun dipendente del governo avrebbe perso il suo posto di lavoro», ha affermato il portavoce del PLD.