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venerdì 21 gennaio 2022

Questo venerdì, 21 gennaio, tutti i devoti cattolici potranno visitare la “Virgen de la Altagracia” nella Basilica di Higüey



Da due anni la protettrice del popolo dominicano trascorre la sua giornata da sola e senza visite a causa della minaccia del covid-19 nel Paese. Tuttavia, oggi i fedeli potranno vederla e portare fiori, candele e promesse di ogni genere al suddetto monumento religioso.

Si è verificata fin dalle prime ore del mattino la presenza di migliaia di cittadini, che sono venuti accompagnati da familiari e amici a venerare la Madonna e a ringraziarla per aver dato loro speranza di fronte alle avversità.

A causa delle misure preventive per il coronavirus, i devoti non possono più avvicinarsi alla sua immagine e toccarla.

Tuttavia, in fila e a diversi metri di distanza, i cittadini possono utilizzare dispositivi elettronici, scattare foto e realizzare video.

Da ieri il Ministero della Salute Pubblica ha effettuato test rapidi per covid-19, sulla spianata della Basilica di Higüey, su quelle persone che non sono state vaccinate contro il virus e che vogliono entrare nel monumento religioso.

Per prevenire la diffusione e il contagio della malattia durante la celebrazione della Giornata di La Virgen de la Altagracia, l’ente sanitario dispone di uno staff che verifica anche che i visitatori siano muniti della tessera di vaccinazione con due dosi.

In caso di non essere aggiornato su questo aspetto, il cittadino può scegliere di farsi vaccinare sul posto.

Dopo che la persona ha fatto il test dell’antigene ed è risultata negativa, riceve una tessera con il suo nome, cognome, carta d’identità e la sua convalida per entrare nella Basilica di Higüey.

Entrando in quel santuario, uno staff verifica che ogni persona abbia la propria mascherina correttamente posizionata e che, a sua volta, utilizzi il gel alcolico erogato da una macchina.

Gli addetti della Salute Pubblica consegnano le mascherine a tutte le persone che entrano allo scopo di venerare la protettrice del popolo dominicano.

Da oggi il trasporto collettivo opererà per 24 ore e verrà offerto cibo ai più vulnerabili e a coloro che provengono da altre parti del Paese.