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martedì 25 gennaio 2022

L’economia dominicana è al quinto posto nel 2021 per crescita nella regione



La Repubblica Dominicana sarà tra i primi cinque paesi dell’America Latina e dei Caraibi con il più alto tasso di crescita del suo prodotto interno lordo nel 2021, secondo le proiezioni della Commissione economica per l’America Latina e i Caraibi (ECLAC).

Nel suo Bilancio preliminare delle economie dell’America Latina e dei Caraibi 2021, pubblicato questo mese, la commissione prevede che alla fine del 2021 l’economia dominicana crescerà del 10,4%, il che la collocherebbe tra le cinque nazioni della regione il cui PIL si è incrementato più del 10%.

Dei 33 paesi analizzati, la Repubblica Dominicana è preceduta solo dalla Guyana, per la quale si prevede una crescita del 18,5%, dal Perù, con il 13,5%, dal Panama, con il 12,4% e dal Cile, con l’11,8%.

Proiezioni per il 2022

Tuttavia, per il 2022, le proiezioni di crescita economica del paese sono ridotte al 5,5%, classificandosi al di sotto di Guyana, Santa Lucia, Bahamas, Barbados, Panama, Belize, Trinidad e Tobago e Giamaica.

Previsioni della Banca Mondiale

Nel suo rapporto “World Economic Outlook”, la Banca Mondiale prevede anche che quest’anno e il prossimo la crescita economica della Repubblica Dominicana sarà del 5,0%.

Sia la Banca mondiale che l’ECLAC pronosticano un rallentamento della crescita dell’economia mondiale quest’anno. L’ECLAC prevede che la crescita economica mondiale sarà del 4,9% nel 2022.

In un quadro di crescenti incertezze sulla dinamica della pandemia, crescita, inflazione e prolungati shock negativi dell’offerta, si osserva uno scenario macroeconomico globale con crescenti incertezze in relazione alle risposte di politica monetaria dei paesi sviluppati. Per questo si prevede che nel 2022 la regione dovrà affrontare uno scenario esterno più complesso, con meno dinamismo economico. maggiore volatilità e incertezza monetaria e finanziaria

L’organizzazione sottolinea che per i paesi della regione la situazione macroeconomica diventerà quest’anno più incerta e complessa, con crescita economica e una ripresa dell’occupazione più lenta del previsto, maggiori pressioni inflazionistiche ed elevata volatilità dei tassi di cambio, che si aggiungeranno a bassi livelli di investimento e produttività, informalità, disuguaglianza e povertà.

Con il tasso di crescita previsto per il 2022, meno della metà dei Paesi della regione riuscirà a recuperare i livelli di attività del 2019, prima della crisi: 11 Paesi li raggiungeranno nel 2021 e altri 3 Paesi si uniranno nel 2022.

Ciò dimostra che la crisi provocata dalla pandemia ha avuto effetti duraturi sulla crescita delle economie di gran parte dell’America Latina e dei Caraibi e ha aggravato i problemi strutturali che già caratterizzavano la regione prima della crisi.