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sabato 29 gennaio 2022

Secondo un sondaggio l’82,4% degli haitiani vuole emigrare



L’82,4% degli haitiani vuole emigrare, a causa delle molteplici crisi che il Paese sta attraversando e del deterioramento delle condizioni di vita, secondo un sondaggio pubblicato venerdì sulla stampa locale.

La voglia di emigrare è maggiore tra i più giovani, tra i 18 e i 24 anni, e tra coloro che hanno un livello d’istruzione medio, superiore a quelli che hanno al massimo completato gli studi di base, secondo i dati dell’indagine realizzata e pubblicato dal quotidiano Le Nouvelliste.

Le ragioni principali che guidano il desiderio di emigrare sono il continuo deterioramento delle condizioni di vita nel Paese, la persistente insicurezza, l’instabilità politica, la diminuzione del potere d’acquisto della popolazione e l’incertezza che grava sul futuro della nazione.

L’indagine è pubblicata in un momento in cui l’emigrazione haitiana è aumentata a seguito della crisi politica aggravata con l’assassinio del presidente Jovenel Moise nel luglio 2021, della crescente ondata di violenze delle bande e dovute a disastri naturali, come il terremoto che ha provocato gravi devastazioni nel sud del paese lo scorso agosto.

Circa 4,3 milioni di persone, il 42% della popolazione del Paese, si trovano in una situazione di insicurezza alimentare.

Le principali destinazioni verso cui si dirigono gli haitiani sono la Repubblica Dominicana e gli Stati Uniti, paese verso il quale si dirigono via mare, su fragili barche fatte in casa, o unendosi alle carovane di migranti che attraversano l’America Centrale.

Negli ultimi mesi c’è stato anche un aumento del flusso di migranti haitiani verso Porto Rico in viaggi per mare in partenza da Haiti o dalla Repubblica Dominicana.

Tra settembre e dicembre 2021, 15.493 migranti haitiani sono stati rimpatriati dagli Stati Uniti e da altri paesi della regione dei Caraibi, secondo i dati dell’Organizzazione mondiale per le migrazioni (OIM).

La maggior parte di questi migranti, tuttavia, aveva lasciato Haiti anni fa e risiedeva in Cile o Brasile, paesi che hanno deciso di abbandonare per cercare di trovare condizioni di vita migliori negli Stati Uniti.

Parallelamente, negli ultimi mesi la Repubblica Dominicana ha aumentato le espulsioni, nel quadro di una politica volta a contenere l’immigrazione irregolare dal paese vicino.