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mercoledì 26 gennaio 2022

Solo il 21% della popolazione target ha ricevuto la dose di richiamo o booster



Il Ministero della Salute Pubblica ribadisce che non ci sarà proroga per la presentazione della tessera con tre dosi.

Nonostante la richiesta di alcune società specializzate ai fini di ottenere una proroga per l’entrata in vigore della delibera 069, il viceministro della Salute Pubblica, Eladio Pérez, ha ribadito questo mercoledì che il 31 gennaio viene mantenuto come data a partire dalla quale sarà necessario presentare la tessera di vaccinazione con tre dosi per entrare in spazi pubblici e privati.

Secondo il viceministro Pérez, ieri sono state somministrate 38mila dosi di vaccini.

Al 24 gennaio, le percentuali di inoculazione raggiunte sono le seguenti: il 78,5% della popolazione è vaccinato con la prima dose, il 66,2% con la seconda e solo il 21,9% della popolazione totale ha ricevuto la dose di richiamo o booster.

Con scarse presenze ai posti vaccinali e a soli cinque giorni dall’entrata in vigore della delibera, la percentuale di vaccinati è ben al di sotto dell’obiettivo.

Il dottor Pérez ha specificato che i casi positivi in ​​questa recente ondata riguardano circa 70.000 persone e coloro che hanno solo due dosi devono attendere almeno un mese per completare lo schema a tre dosi.

Interrogato all’incontro settimanale con la stampa sui test antigenici che vengono venduti in farmacia, il funzionario ha affermato che «questo test non è valido», e ha invitato i pazienti positivi a ripetere l’analisi in laboratorio.

Vaccinazione con AstraZeneca

Per quanto riguarda i vaccini AstraZeneca, il Dr. Pérez ha affermato che alle persone che hanno scelto questo siero sarebbero già stata applicate le due dosi e che la terza dovrebbe essere un vaccino diverso, al fine di completare lo schema eterologo.

Da parte sua, Eddy Pérez Then, consigliere del MSP, ha affermato che tutti i cittadini che sono stati vaccinati con Pfizer e AstraZeneca possono ricevere una terza dose con un vaccino diverso.

Secondo le dichiarazioni del direttore dell’Epidemiologia, il dottor Ronald Skewes, l’omicron continua a essere la variante più diffusa nel Paese, con 436 positivi su 468 campioni esaminati tra il 5 e il 24 gennaio di quest’anno. Solo un campione era Delta e 31 campioni erano indeterminati.