Più di 20.000 detenuti hanno dovuto sopravvivere alla pandemia di coronavirus lontano dalle loro famiglie
Il numero dei detenuti è in aumento. Dalle 26.978 persone in carcere a dicembre 2020, la cifra è salita a 27.146, con un aumento di 246 detenuti.
Un rapporto sulla popolazione carceraria corrispondente al 26 gennaio di quest’anno mostra che, fino a tale data, i detenuti in qualità preventiva costituisvano il 59 per cento, con un totale di 15.509, e il 41 per cento, 10.952, erano condannati in via definitiva.
Sul totale dei detenuti, 26.461 sono uomini, il 97,5%, mentre 685 sono donne, il 2,5%.
7.582 detenuti, 27,9%, sono reclusi a La Victoria.
Il maggior numero dei reclusi sconta la pena nel sistema tradizionale, amministrato dalla Direzione Generale delle Carceri, mentre il resto è nei centri di correzione e riabilitazione del Nuovo Modello di Gestione Penitenziaria.
Il pubblico ministero richiede la detenzione preventiva come misura coercitiva nella maggior parte dei casi.
Più di 20.000 detenuti hanno dovuto sopravvivere alla pandemia di coronavirus, lontano dalle loro famiglie e in uno spazio ristretto.
Nei suoi rapporti del 2021, la Direzione delle carceri indica che su una popolazione di 26.978 persone, al 10 dicembre 2022, 1.712 sono risultate positive al Covid-19 e 22 sono morte.
Con la collaborazione della Scuola di Infermieristica dell’Università Autonoma di Santo Domingo e dei suoi studenti a termine, il sistema carcerario ha portato il vaccino Covid-19 ai detenuti nel 2021.
Ad oggi, 27.146 detenuti hanno ricevuto la prima dose del siero, a 24.842 è stata somministrata la seconda dose e a 11.550 anche la dose di richiamo.
La Direzione delle Carceri ha evidenziato che con le due dosi il sistema carcerario è coperto al 92%, dato che lo pone al di sopra della media nazionale, che si aggira intorno al 50,4% della popolazione vaccinata.
La Direzione Generale delle Carceri ha sotto la sua responsabilità la direzione e il controllo di tutti i centri penali del Paese e l’assistenza alle persone private della libertà, al fine di ottenere il loro riadattamento, eliminare o ridurre la loro pericolosità e prendersi cura delle loro necessità di ordine morale o materiale.
Secondo la legge processuale penale dominicana, il carcere preventivo è una misura coercitiva di carattere personale che lede il diritto alla libertà personale, per un tempo più o meno prolungato, che non dovrebbe superare i dodici mesi e che viene adottata solo quando le altre misure cautelari sono insufficienti.
La sentenza di privazione della libertà si applica all’imputato di un reato in attesa della conclusione del processo e per tutta la sua durata. Un pubblico ministero la richiede, sostenendo che potrebbe fuggire dal Paese.