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mercoledì 19 dicembre 2018

28enne ingaggia dei sicari per uccidere sua madre e appropriarsi del suo denaro




Un giovane 28enne si rivolge a dei sicari per uccidere sua madre. Certo, una mostruosità. Comunque non è una notizia di cronaca nera fine a se stessa.
La signora elargiva prestiti e aveva una certa disponibilità di denaro liquido. Di per sé questa attività di “prestamista” non ha una connotazione negativa nella Repubblica Dominicana, si tratta comunque di strozzinaggio vero e proprio. Fare gli strozzini rende, non c’è che dire, basta vedere i tassi che si praticano. Comunque nei tropici i tassi alti possono anche essere ritenuti giustificati: coprono il rischio di insolvenza dei debitori che è elevatissimo e quello di fare una brutta fine e non c’è maggiorazione che possa coprire questo rischio.
I debitori possono desiderare fortemente la morte dello strozzino il che da malaugurio, fonte possibile di malasorte, può anche concretizzarsi, soprattutto se la cifra dovuta da parte del debitore supera il prezzo di un buon sicario e ce ne sono tanti sul mercato con tariffe accessibili.
Ma dai nemici ci si può anche guardare, il problema sono gli intimi, ad es. all’interno della propria famiglia. Qualcuno, la moglie, i figli, potrebbe farci anche un pensierino quando ci sono tanti soldi di mezzo. Succede, come nel caso di questa attualissima vicenda in cui il figlio della strozzina ha ingaggiato dei sicari per avere accesso alla liquidità della madre attraverso il suo omicidio.

Ecco la sintesi dell’articolo comparso sui giornali di oggi:

Santiago, RD, 19 dicembre 2018. La Polizia Nazionale ha arrestato quattro persone per l'omicidio di una donna. Un caso che risale allo scorso gennaio nel comune di Iglesia Sabana di questa città.
Pedro Antonio Díaz Núñez (Pedrito), 59, Carlos Manuel González Díaz (Popeye), 27 e l'haitiano Lima Sylluz sono stati arrestati in quanto esecutori materiali della morte di Gertrudis Mercedes Hernández Núñez (Chichi), 49 anni.
È stato arrestato anche Oscar Antonio Díaz Hernández, alias (Oscalito), 28 anni, figlio della donna uccisa ritenuto l’autore intellettuale del reato.
Il rapporto della polizia spiega che la vittima risiedeva nel settore La Zanja ed elargiva prestiti di denaro.
Il 15 gennaio di quest'anno è stata trovata morta dalle autorità. Il medico legale ha stabilito che era stata colpita alla testa con oggetti contundenti.
La polizia, a seguito di un meticoloso lavoro di investigazione ha proceduto all’arresto delle menzionate persone dopo averle sottoposte a diversi interrogatori. Il figlio della signora uccisa "Oscalito" ha sempre sostenuto di ignorare le circostanze della morte di sua madre.
Tuttavia, attraverso la raccolta di alcune prove, delle impronte digitali e di altre indagini dei funzionari del Dipartimento Omicidi si è giunti all’identificazione e all’arresto degli assassini.