Un giovane 28enne si rivolge a dei sicari per
uccidere sua madre. Certo, una mostruosità. Comunque non è una notizia di
cronaca nera fine a se stessa.
La signora elargiva prestiti e aveva una certa
disponibilità di denaro liquido. Di per sé questa attività di “prestamista” non
ha una connotazione negativa nella Repubblica Dominicana, si tratta comunque di
strozzinaggio vero e proprio. Fare gli strozzini rende, non c’è che dire, basta
vedere i tassi che si praticano. Comunque nei tropici i tassi alti possono
anche essere ritenuti giustificati: coprono il rischio di insolvenza dei
debitori che è elevatissimo e quello di fare una brutta fine e non c’è maggiorazione
che possa coprire questo rischio.
I debitori possono desiderare fortemente la morte
dello strozzino il che da malaugurio, fonte possibile di malasorte, può anche
concretizzarsi, soprattutto se la cifra dovuta da parte del debitore supera il
prezzo di un buon sicario e ce ne sono tanti sul mercato con tariffe accessibili.
Ma dai nemici ci si può anche guardare, il problema
sono gli intimi, ad es. all’interno della propria famiglia. Qualcuno, la
moglie, i figli, potrebbe farci anche un pensierino quando ci sono tanti soldi
di mezzo. Succede, come nel caso di questa attualissima vicenda in cui il
figlio della strozzina ha ingaggiato dei sicari per avere accesso alla
liquidità della madre attraverso il suo omicidio.
Ecco la sintesi dell’articolo comparso sui giornali
di oggi:
Santiago, RD, 19 dicembre 2018. La Polizia Nazionale
ha arrestato quattro persone per l'omicidio di una donna. Un caso che risale
allo scorso gennaio nel comune di Iglesia Sabana di questa città.
Pedro Antonio Díaz Núñez (Pedrito), 59, Carlos
Manuel González Díaz (Popeye), 27 e l'haitiano Lima Sylluz sono stati arrestati
in quanto esecutori materiali della morte di Gertrudis Mercedes Hernández Núñez
(Chichi), 49 anni.
È stato arrestato anche Oscar Antonio Díaz
Hernández, alias (Oscalito), 28 anni, figlio della donna uccisa ritenuto l’autore
intellettuale del reato.
Il rapporto della polizia spiega che la vittima
risiedeva nel settore La Zanja ed elargiva prestiti di denaro.
Il 15 gennaio di quest'anno è stata trovata morta
dalle autorità. Il medico legale ha stabilito che era stata colpita alla testa
con oggetti contundenti.
La polizia, a seguito di un meticoloso lavoro di investigazione
ha proceduto all’arresto delle menzionate persone dopo averle sottoposte a
diversi interrogatori. Il figlio della signora uccisa "Oscalito" ha
sempre sostenuto di ignorare le circostanze della morte di sua madre.
Tuttavia, attraverso la raccolta di alcune prove, delle
impronte digitali e di altre indagini dei funzionari del Dipartimento Omicidi si
è giunti all’identificazione e all’arresto degli assassini.