C’è gente che nei giorni scorsi si è scandalizzata
perché è stata pubblicata nel gruppo una foto con l’avenida Duarte piena di
gente e di cartacce sparse dappertutto. Sono stato accusato di voler puntare il
dito sul sudiciume cittadino per screditare la Repubblica Dominicana. Ho
sostenuto che non c’era niente di male nella foto perché l’afflusso di persone
in quella via commerciale raggiunge nel periodo natalizio i picchi annuali di
affluenza e che i residui accumulati sono una normale conseguenza di questo. Ho
anche assicurato che il sindaco avrebbe provveduto a pulire immediatamente l’area.
Di fatto chi pensa che le città della Repubblica
Dominicana siano tutte immerse nel sudiciume urbano sparso qua e là in
discariche improvvisate sbaglia. Ci sono centri urbani dove questo succede e centri
urbani dove sembra di trovarsi in Svizzera. Le solite contraddizioni del paese
che ci ospita e che ci fanno sperare in un futuro molto migliore.
Si vedono già i risultati della pianificazione della
pulizia del Distretto Nazionale con aumenti dei percorsi, delle frequenze e del
personale. La capitale è sotto controllo dal punto di vista della pulizia
proprio in questo periodo in cui riceve ogni giorno più di un milione e mezzo
di persone, oltre al milione che ci abita.
Con l’incremento del flusso di persone nei negozi,
centri commerciali, bar e ristoranti sono aumentati anche i rifiuti solidi
urbani.
Ci sono settori in cui a Natale vengono effettuate
fino a cinque raccolte al giorno, come nel caso dell’avenida Duarte, la
principale arteria commerciale della città. Mantenerla pulita ha comportato un grande
impegno per il comune del Distretto Nazionale, con incrementi del personale e dei
camion. Lo ha dichiarato alla stampa lo stesso sindaco David Collado ieri
mentre controllava i lavori di pulizia del Parco Enriquillo.
Collado ha riferito che la giunta comunale ha fatto durante il mese di dicembre diverse operazioni in tutte le circoscrizioni del
Distretto Nazionale, dove 90 camion al giorno percorrono i quartieri negli
orari stabiliti.