In termini assoluti non esistono posti sicuri al 100%.
Si prende un riferimento standard e si valuta se al confronto un posto è più
sicuro o meno di un altro.
Tutto dipende dalle statistiche. I numeri prevalgono
sulle percezioni.
Ad esempio a Cabrera nel litorale nord si dice che
la gente dorma con le porte aperte. Ed era vero fino a quando se ne sono accorti
i rapinatori verso la metà di quest’anno. Comunque a Cabrera va riconosciuto
uno standard di sicurezza molto alto. Non ci sono i ciclomotoristi che ti
fermano con una pistola in mano per la strada, non ci sono fatti delinquenziali
che destano allarme.
Quindi c’è un posto nella Repubblica Dominicana dove
esiste un buon livello di sicurezza (con un sindaco oriundo italiano).
E sicuramente ce ne saranno degli altri nel
territorio nazionale perché la gente fondamentalmente è onesta e i valori
legati alla cultura di questo popolo sono all’altezza dei nostri se non
addirittura per certi versi superiori.
Sicuro al 100% non sei da nessuna parte. La
Repubblica Dominicana è statisticamente meno sicura di moltissimi altri paesi. Del
resto ha un numero di poliziotti ridotto e mal pagato.
La sicurezza può raggiungere livelli accettabili se
sei molto bene informato sui rischi che corri e se prendi le dovute
precauzioni.
Come minimo non si dovrebbe viaggiare in strade
extra-urbane di notte, non si dovrebbero esibire telefonini, soldi o gioielli
mentre si cammina per la strada e tantissime altre cose alle quali si può
arrivare appellandosi al buon senso.
Il rischio si riduce e allora puoi conoscere il
prezzo delle meraviglie a cui non intendi rinunciare: paesaggi, spiagge,
gastronomia, divertimento, ecc.
L'importante è sapere quanto tutto ciò di buono che
c'è ti costa in termini di rischio e come puoi fare per ridurre tale costo
(rischio) all'osso.
Lo slogan del successo è allora: Conoscere il
rischio e prendere le dovute precauzioni.