Il cementificio Domicem ha rivelato che il 2018 è
stato un anno di crescita sostenibile per l’impresa in ottemperanza alla sua
politica di massima attenzione alla qualità negli aspetti tecnici, finanziari,
sociali e ambientali.
Durante il suo discorso in occasione della cena di
Natale, Adriano Brunetti, amministratore delegato della società, ha presentato
le diverse misure che insieme hanno consentito a Domicem di chiudere il 2018
con successi e cambiamenti a favore dell'economia, della società e
dell'ambiente dominicano.
"Vorrei ricordarvi che quest'anno abbiamo
raggiunto obiettivi importanti come la costruzione di un parco fotovoltaico, i
cui lavori sono iniziati alla fine del 2017 e che abbiamo inaugurato di
recente", ha dichiarato Brunetti.
"Questa nuova struttura è stata concepita con la
tecnologia più avanzata attualmente disponibile, con la capacità di generare
1,5 Megawatt e che garantirà annualmente la produzione di 2,3 milioni di KW di
energia pulita", ha concluso.
Secondo il dirigente del cementificio a capitale
italo-dominicano che ha nel suo logo il lupo di Gubbio, questo investimento equivale
ad avere piantato 50.000 alberi, a smettere di consumare più di 56.000 galloni
di combustibile fossile all'anno, a togliere dalla circolazione quasi 1.000
veicoli all'anno, oltre a fermare l'emissione di 1,5 milioni di chilogrammi di
CO2 nell’atmosfera.
A seguito di questi cambiamenti Domicem ha ottenuto
come riconoscimenti il certificato per "L'implementazione del
miglioramento dei processi produttivi che contribuisce alla riduzione delle emissioni
di CO2" e "Il premio nazionale per la produzione più pulita",
concessi dal Ministero dell'Ambiente e Risorse naturali
Un altro dei risultati raggiunti dall'azienda nel 2018
è quello di aver operato l'entrata in produzione del mulino in Haiti, un impianto
moderno ed efficiente che consente di esportare clinker e cemento prodotto nel
paese, senza gravare sull’aspetto sociale e ambientale e usando una tecnologia
molto avanzata.
Sergio Nin, Direttore Commerciale di Domicem, ha sottolineato
che dal 2013 l'industria del cemento ha avuto una crescita costante e nel 2018
il consumo nazionale si attesterà a circa 4, 440.000 tonnellate di cemento,
rappresentando una crescita di del 4,5% rispetto al 2017.
Nin ha sottolineato che questa crescita è dovuta a
diversi fattori come l’attuale stabilità economica del paese in quanto il
governo ha mantenuto durante tutti questi anni una politica chiara e definita
per il settore edilizio, la costruzione di case di lusso, i progetti di alloggi
economici e i progetti delle grandi catene alberghiere, tra gli altri, portati
avanti dal settore privato.
Per la fine del 2018, la crescita nel settore edilizio
è stimata in circa l'11% rispetto al 2017 il che è stato reso possibile grazie all’apporto
dell'industria nazionale del cemento che attualmente soddisfa pienamente la
domanda di cemento del paese.