A distanza di qualche mese si riparla della
conversione in porto per navi da crociera del molo di Andrés di Boca Chica.
Alla presenza del presidente dell'Associazione delle
guide turistiche di Boca Chica, di rappresentanti degli albergatori, del
presidente dell'Unione dei microimprenditori e del rappresentante della camera
di commercio e turismo si è affrontato un tema per il quale sembrava qualche
mese che fossero stati disposti degli studi di fattibilità.
Un porto di crociera, secondo i partecipanti alla
riunione significherebbe il decollo finale di Boca Chica come prima
destinazione turistica. Il comune avrebbe tutte le condizioni e le strutture
necessarie per questo progetto
Il direttore dell'Autorità Portuale Dominicana, Víctor
Gómez Casanova, ha riferito che per il governo del presidente Danilo Medina
convertire il molo di Andrés, Boca Chica in un porto per navi da crociera,
sarebbe una priorità per il prossimo anno.
“Il molo di Andrés è praticamente inattivo”, sostiene
sempre Gómez Casanova, “perché ci arriva una nave ogni quindici giorni, ha
strutture e condizioni solide e gli investimenti per convertirlo in porto per
navi da crociera non sarebbero così elevati.
L'architetto Enrique Féliz, presidente dell'Unione dei
microimprenditori di Boca Chica, ha sostenuto che nel posto ci sono grandi
alberghi, altri sono in costruzione e ci sono anche 26 tra le accademie più
importanti delle squadre di baseball americane.
"Abbiamo anche una delle spiagge più importanti e
più sicure, ottimi ristoranti e un buon sistema di sicurezza", ha
affermato l’architetto Féliz secondo il quale ci sarebbero già sette operatori
di crociere, tre statunitensi, due portoricani e due dominicani che hanno
richiesto l’accesso al porto di Boca Chica una volta che questo sarà
predisposto ad accogliere le navi turistiche.
“Avere Boca Chica come destinazione di navi da
crociera significa che ci saranno grandi investimenti e molti posti di lavoro
per i residenti nel nostro comune”. Lo ha sostenuto l’architetto Enrique Féliz.
Mesi fa si è parlato di un ferry che avrebbe dovuto collegare
Mayaguez in Porto Rico con Boca Chica con tre viaggi settimanali. Mancavano
solo i permessi ed era previsto l’inizio attività per metà anno. Non se ne è pi}
parlato.
Ora però con le navi da crociera le cose cambiano. Il
presidente Danilo Medina è arrivato dalla Cina con soldi in mano: 600 milioni
per la rete elettrica e con l’impegno ben preciso dei cinesi di sostenere
praticamente ogni iniziativa soprattutto in fatto di porti, aeroporti e vie di
comunicazione.
Quindi questa volta non dovrebbe trattarsi di sole
parole e presto vedremo le navi da crociera far tappa a Boca chica.
Comunque ci sono cose che sembrano impossibili che a
quanto pare, invece, sono accessibili, come per esempio la conversione del molo
di Andrés in un porto per navi da crociera o la costruzioni di nuovi complessi
alberghieri e cose d’altro canto in apparenza fattibilissime che sono
irraggiungibili come la raccolta della spazzatura, le acque reflue che vanno a
finire in mare, i frequenti black out, la sicurezza sulle strade, i figones, le
“mafie” di avvocati, le imbarcazioni falcia bagnanti, i buscones ecc.