Domenica scorsa 40 persone si apprestavano a
imbarcarsi alla volta di Portorico. Un viaggio dal costo unitario di circa
90.000 pesos.
Un vero e proprio bombardamento di viaggi illegali
verso Portorico è in atto attualmente in tutte le coste nazionali e domenica
scorsa i membri della forza navale dominicana ne hanno intercettato uno nella
Playa Rancho Maria della provincia Peravia.
Come mai così lontano dalle coste che si affacciano
alla vicina isola a gestione USA? La spiegazione della “Armada” è che a seguito
dei diversi viaggi che non sono andati a buon fine per il suo intervento i
trafficanti che operano nella zona est e nord est del paese hanno spostato il
luogo di partenza verso sud.
Questa situazione ha comportato un incremento dei
pattugliamenti sia di giorno che di notte per impedire i viaggi verso la vicina
isola e soprattutto per evitare le frequenti tragedie in alto mare.
È stata diffusa la voce che in Porto Rico c’è
bisogno di mano d’opera urgente ed è per questo motivo che i tentativi di
partenza di imbarcazioni piene zeppe di uomini e donne verso l’isola sono
fortemente aumentati.
Anche la giustizia dominicana si sta dando da fare
per scoraggiare l’attività dei trafficanti comminando severe sanzioni penali ai
responsabili.
Un vero e proprio bollettino di guerra con dati
fortemente in difetto in poco più di un mese:
31 ottobre: 23 migranti sono stati intercettati a
bordo di un’imbarcazione e sono stati rimpatriati dalla Guardia Costiera
portoricana;
9 novembre: la Guardia Costiera portoricana
intercetta 81 migranti, ne rimpatria 71 e 10 li trattiene per processarli;
26 novembre: intercettata un’imbarcazione con 9
persone a bordo;
28 novembre: intercettate 4 imbarcazioni dalla
Guardia Costiera portoricana. Vengono rimpatriati 74 migranti;
7 dicembre: 7 persone scomparse a seguito del
naufragio di un’imbarcazione con 28 migranti a bordo.