L’Associazione di
familiari detenuti e scomparsi AFAMIDESA e l’associazione a difesa dei diritti
umani dei migranti DEDEDIN hanno denunciato che due sorelle dominicane si
trovano recluse in un carcere italiano e che sono in regime di isolamento non
potendo ricevere visite. È stato chiesto pertanto al presidente Danilo Medina
che attraverso il Ministero degli Affari Esteri dominicano svolga indagini
sulla situazione.
Secondo le menzionate
associazioni, i familiari delle sorelle Evelin e Yulisa Aguasviva Martinez, di
25 e 26 anni, rispettivamente, native di San Cristobal sostengono che queste si
trovano in un carcere non precisato da sei mesi in Italia e che sono malate.
Il padre delle
giovani donne, Salvador Martinez, ha riferito che la situazione è preoccupante
perché le sue figlie sono sole e non hanno nessuno che le aiuti.
“Yulisa ha conosciuto
per internet un italiano di nome Mimmo Di Noia con cui ha iniziato una
relazione e successivamente si sono sposati e lui l’ha portata in Italia”, ha
sostenuto il padre delle donne.
Ha dichiarato anche
che nonostante abbiano procreato una bambina, l’italiano l’ha abbandonata in
carcere. Sono divorziati e lui “è in fuga con la bambina”.
Ha sostenuto inoltre
di non avere informazioni precise sui motivi per i quali le sue figlie si
trovano in carcere in Italia per cui chiede al ministro degli affari esteri
Vargas Maldonado di ordinare all’ambasciata dominicana in Italia di eseguire
delle indagini sul caso.
“Chiedo che questa vicenda
sia oggetto di indagini perché le mie figlie sono ragazze per bene che quando
erano nella Repubblica Dominicana si dedicavano a predicare il Vangelo.”
Il Martinez dichiara
inoltre di non essere economicamente in grado di investigare per conto suo la
situazione.
Accertamenti sul caso
fatti da me in rete
La bambina si chiama
Miriam Di Noia ed è nata in Italia il 28 dicembre del 2013. Suo padre è
Mimmo Di Noia, classe 1977 nato a Massafra. Il nonno Salvatore Di Noia sosteneva
a settembre del 2017 di non vedere la bambina da quando aveva cinque mesi e che
questa con ogni probabilità sarebbe arrivata in Italia entro fine anno (2017).
Dalle affermazioni del nonno e dalle fotografie che compaiono in rete si deduce
che Miriam Di Noia nel 2014, praticamento nello stesso anno della nascita, è stata riportata
nella Repubblica Dominicana, dove ancora si trovava nel 2017. Ha fatto ritorno
in Italia insieme alla madre verso la fine dello stesso anno come annunciato
dal nonno.
La bambina infatti ha
trascorso il Natale insieme ai genitori di Mimmo e a gennaio ha iniziato a
frequentare l’asilo sempre a San Giorgio Jonico, dove vive tuttora. Non ci sono
foto in rete in Italia della bambina con sua madre. Evidentemente Yulisa una
volta arrivata in Italia ha affidato la bambina al nonno Salvatore e se n’è
andata altrove forse anche insieme alla sorella. Non si sa in quale città si
trovi ora reclusa.
Tante affermazione
nella denuncia dei familiari di Yulisa Aguasviva sono false. La donna è
rimpatriata poco dopo il parto, non è rimasta in Italia, e quando vi ha fatto
ritorno ha semplicemente affidato i bambini ai suoi nonni e se n’è andata
altrove.
Mimmo Di Noia e la
famiglia Di Noia non c’entrano niente con i problemi di carattere penale della
Yulissa come vogliono dare a intendere i familiari. E non è vero che Mimmo si
sia dato alla fuga con la bambina. Questa si trova al sicuro nella casa dei
nonni dove sua madre Yulissa l’ha lasciata.
Mimmo Di Noia, il
padre di Miriam, risulta residente a San Giorgio Jonico dove figura in una
recente graduatoria comunale dei diplomati del Servizio Civico.
Salvatore Di Noia, il
nonno di Miriam, proviene dalla provincia di Matera. Ha vissuto per 39 anni a Massafra e si è trasferito a San
Giorgio Jonico quattro anni fa. Agli inizi degli anni 70 venne assunto dall’Italsider
di Taranto.