Innanzitutto teniamo presente che la Repubblica
Dominicana è un paese popolato da mulatti, 73%, il 16% sono bianchi europei e
l’11% neri (e all'interno di queste due ultime categorie tanti ancora sono
mulatti) e sono tutti cattolici e non mi si venga a dire che questo non c’entra
nulla.
Solo sulla base di questi dati va escluso un
razzismo come lo intendiamo noi.
A tutto questo si aggiungono i trascorsi storici.
La Repubblica Dominicana si rese indipendente non
dalla Spagna nel 1844, bensì da Haiti.
Nessun razzismo si percepisce per le strade.
L’haitiano viene chiamato “moreno” e viene rispettato. Non mi risulta in tanti
anni di soggiorno qui di aver assistito a confronti di natura etnica.
Sicuramente gli haitiani sono molto più compatibili
con i dominicani di quanto gli africani che sbarcano nelle nostre coste lo sono
con noi.
Non esiste quindi un parallelismo tra le tematiche
Italo-africane e dominico-haitiane. Semmai si potrebbe parlare di occupazione
graduale haitiana di fatto del territorio dominicano.
Una situazione che trova analogia nell’esperienza
del Kosovo, territorio da sempre appartenente alla Serbia, invasa nel corso
degli anni dagli albanesi che poi ne hanno rivendicano l’indipendenza.
Una vicenda questa che è costata alla Serbia, oltre
a un pezzo del suo territorio, diversi bombardamenti a Belgrado proprio su
iniziativa di Bill Clinton che, guarda caso, è una delle persone più influenti
della vicina Repubblica di Haiti.
Il conflitto europeo ed italiano con l’immigrazione
africana e medio orientale non è tanto legato a motivi razziali quanto a motivi
religiosi e le differenze culturali sono abissali.
Non per niente in Europa si ricordano sempre e si
considerano di grande importanza le vittorie in battaglia contro la diffusione
dell’Islam:
la battaglia di Poitiers da parte di Carlo Martello
nel 732 d.C che fermò ai confini tra la Spagna e la Francia l’avanzata degli
arabi,
la battaglia navale di Lepanto del 1571 in cui su
iniziativa di Papa PioV la flotta della cristiana Lega Santa sconfisse la
flotta islamica dell’impero ottomano,
la battaglia di Vienna del 1683 quando gli eserciti
della lega santa cristiana sconfissero l’esercito islamico dell’Impero Ottomano
per volontà del Papa Innocenzo Xl.
Ora invece l’invasione finalmente si riesce a fare e
in modo pacifico.
Le porte agli islamici questa volta sono state
aperte da politici condiscendenti e i contrasti tra le due civiltà si
evidenziano ogni giorno di più.