Ci sono novità sul caso delle due giovani donne di
San Cristobal per le quali da parte di alcune associazioni e dei familiari era
stato lanciato l’allarme in quanto si sapeva che erano recluse in carcere, ma
non si sapeva dove.
Si era appreso che a seguito dell’aggressione con
coltelli a quattro carabinieri, del ferimento degli stessi e della distruzione
di un computer e di un mobile all’interno della caserma di San Giorgio Jonico
nei primi giorni di giugno del corrente anno, le donne erano state trasferite
al carcere di Taranto e dopo circa tre mesi, da lì al carcere di Potenza per
motivi presumibilmente di cattiva condotta.
Ora vengo informato che le giovani di San Cristobal
hanno optato per il rito abbreviato e sono state condannate a due anni. Non
avendo fissa dimora in Italia sono rimaste in carcere.
Il nonno della bambina non le ha voluto ospitare più
nella sua seconda casa occupata dal figlio, padre della bambina, ex marito di
Yulisa e attuale marito di Evelin.
Le autorità stanno cercando di fare in modo che
possano espiare la loro pena presso qualche associazione o casa di accoglienza
dove dovrebbero fare dei lavori sociali. Si spera che ciò sia possibile.
Purtroppo i figli contesi all’interno di una coppia
con diverse nazionalità sono frequenti. Si originano di seguito conflitti che
si trascinano per anni. Uno degli uomini più ricercati dall’Interpol dominicana
è uno svizzero accusato di aver sequestrato il figlio avuto con una donna
dominicana, un’avvocatessa residente a Puerto Plata.
https://comitaliasantodomingo.blogspot.com/2018/08/tra-i-quattro-ricercati-dalle-autorita.html