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lunedì 24 dicembre 2018

Gli haitiani si stanno organizzando nel territorio dominicano



Gli haitiani si stanno organizzando nel territorio dominicano. Basta guardare i fatti che si sono verificati ultimamente.
Ad esempio la comunità haitiana di Las Terrenas è riuscita a far riconoscere a due giovani connazionali l’estraneità all’omicidio dell’italiano Severino Toneatto e sono stati messi in libertà dopo due anni di reclusione. Senza questo intervento probabilmente i due giovani avrebbero trascorso in carcere il resto delle loro vite.
Di recente la comunità haitiana in occasione della giornata internazionale del migrante ha diffuso il risultato di uno studio del fondo per la popolazione delle Nazioni Unite finanziato dall’Unione europea dove si sostiene che gli immigrati haitiani hanno apportato con il loro lavoro 115 miliardi di pesos all’ultimo PIL dominicano.
Domenica scorsa era stata prevista nel parco Mirador Sur una marcia di haitiani per commemorare il Giorno internazionale del migrante e si prevedeva un’elevata partecipazione. All’ultimo momento la manifestazione è stata sospesa a seguito delle minacce di un gruppo di nazionalisti dominicani.
Recentemente si è anche parlato delle lamentele degli imprenditori agricoli e della costruzione dominicani a seguito delle deportazioni di haitiani. Queste attenterebbero contro le loro attività imprenditoriali.
Il problema non è la mancanza di manodopera dominicana ma i prezzi bassi del lavoro haitiano.
Le cose comunque stanno cambiando. Ci sono agricoltori della macro regione Cibao che denunciano raid di haitiani che distruggono le semine di riso nelle loro parcelle agricole.
Gruppi organizzati di haitiani stanno infatti provocando ingenti danni a piccoli e medi imprenditori agricoli nelle province di La Vega e di San Francisco de Macorís.
Secondo il presidente del Consejo Nacional de Parceleros, Apolinar Germosen, tale situazione potrebbe provocare degli scontri tra produttori e haitiani. Questi si trasferiscono da Cotui a La Vega e a San Francisco de Macorís per commettere i loro atti vandalici.
Generalmente gli agricoltori dominicani pagano tra i 600 e i 700 pesos per la semina di una “tarea” di terra (circa 600 m2) di riso. Gli haitiani reclamano invece il pagamento di1000 pesos per “tarea”, prezzo che secondo il Germosen non sarebbe alla loro portata.