La società
farmaceutica AstraZeneca ha ammesso che il suo vaccino contro il coronavirus
può causare un effetto collaterale insolito legato a un’irregolarità nella coagulazione
del sangue.
Lo ha riferito
domenica The Telegraph, citando un documento del tribunale, in cui si spiega
che si tratta di una sindrome da trombosi con trombocitopenia che provoca la
formazione di coaguli nei vasi sanguigni del cervello o di altre parti del
corpo, insieme a un basso numero di piastrine.
Questa condizione
mortale è nota anche come “trombocitopenia trombotica immunitaria indotta da
vaccino” (VITT).
Nel Regno Unito,
nell'Unione Europea e nei paesi scandinavi sono stati segnalati rari casi di
trombosi del seno venoso cerebrale, nonché trombocitopenia, in pazienti a cui è
stato somministrato questo vaccino.
In un documento
giudiziario, presentato lo scorso febbraio davanti all’Alta Corte di Giustizia
di Londra, AstraZeneca ha riconosciuto che il suo vaccino “può, in casi molto
rari, causare la TTS”.
AstraZeneca ha
affermato in una dichiarazione, citata dal New York Post, di sostenere chiunque
sia stato colpito dal suo vaccino, sebbene ne abbia difeso l'efficacia. Ha
inoltre affermato che le complicazioni secondarie causate dall'applicazione del
vaccino sono insolite.
Attualmente il
medicinale in questione non è più utilizzato né nel Regno Unito né in
Australia. Si stima che la probabilità che una persona sviluppi la TTS dopo il
vaccino sia una su 50.000.