La premier
Giorgia Meloni ha visitato la fiera di Verona per Vinitaly. Nel suo discorso ha ribadito il
valore e la centralità che il Governo attribuisce al mondo dell'agricoltura, alla
capacità e alla possibilità per gli agricoltori “di continuare a produrre
eccellenze vedendo riconosciuto il giusto prezzo per il lavoro che fanno ogni
giorno, perché quelle eccellenze fanno un pezzo estremamente significativo del
nostro Made in Italy. “
Ha inoltre
ricordato che oggi 15 aprile si celebra la Giornata Nazionale del Made in
Italy. “È la prima giornata istituita con un Disegno di legge sul Made in Italy
che questo Governo ha voluto per sostenere il valore che il Made in Italy ha
per la nostra economia, che ha anche per il nostro nome. La qualità dei nostri
prodotti, la grandezza dei nostri prodotti fanno un pezzo fondamentale di come
l'Italia è vista all'estero. Fatevelo dire da qualcuno che gira il mondo
diciamo in lungo e in largo, è costruito dall’innovazione, dal genio,
dall'intelligenza, dalla ricerca dei nostri produttori del comparto del Made in
Italy.
Giorgia Meloni ha
affrontato anche il tema della
concorrenza sleale, dell'Italian Sounding e della contraffazione: “La
contraffazione e l'Italian Sounding ogni anno drenano dal Sistema Italia decine
di miliardi di euro e nel fare questo purtroppo compromettono anche la qualità
della nostra eccellenza e del nostro nome, perché quando tu non distingui cosa
sia italiano e cosa non lo sia è purtroppo quando il livello di produzioni che
vengono vendute come italiane ma italiane non sono non è il livello delle
produzioni che in Italia si portano avanti, purtroppo questo compromette anche
il nostro nome. Noi dobbiamo essere implacabili contro chi pensa di poter usare
il nome italiano per portare avanti e vendere prodotti che non hanno neanche
lontanamente l'eccellenza che l'Italia può vantare, e intendiamo farlo a ogni
livello.”
Nella
Legge-quadro sul Made in Italy, è prevista anche l'istituzione del Liceo del
Made in Italy.
Al riguardo il premier
ha sostenuto quanto segue: “C'è una difficoltà da parte delle aziende spesso di
trovare lavoratori qualificati per questi settori e a monte di questo problema
c'è soprattutto una questione culturale che è quella per la quale qualcuno ci
ha venduto nel tempo che l'istruzione tecnica in buona sostanza quasi sembrava
un'istruzione di serie B e che se tu volevi essere una persona di un certo
livello nella vita dovevi fare il liceo e non dovevi fare l'istruzione tecnica
allora l'abbiamo chiamato Liceo del Made in Italy. E sapete perché? Perché non
c'è identità italiana senza il Made in Italy, non c'è cultura italiana senza il
Made in Italy.”
E ha aggiunto: “Non
è un caso che il Made in Italy sia il pezzo fondamentale della nostra identità.
Pensate proprio al vino, il vino a ogni latitudine - e ringrazio anche qui il
lavoro che è stato fatto anche all'interno del Vinitaly, nel quale ogni anno
attraverso il lavoro del Masaf vengono allestite anche opere d'arte -, il vino
è stato cantato nelle poesie, nella letteratura, è dipinto nei quadri, è
scolpito nelle nostre sculture, è un pezzo fondamentale della nostra identità.“