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lunedì 15 aprile 2024

Giorgia Meloni era presente al Vinitaly di Verona

 



La premier Giorgia Meloni ha visitato la fiera di Verona per  Vinitaly. Nel suo discorso ha ribadito il valore e la centralità che il Governo attribuisce al mondo dell'agricoltura, alla capacità e alla possibilità per gli agricoltori “di continuare a produrre eccellenze vedendo riconosciuto il giusto prezzo per il lavoro che fanno ogni giorno, perché quelle eccellenze fanno un pezzo estremamente significativo del nostro Made in Italy. “

Ha inoltre ricordato che oggi 15 aprile si celebra la Giornata Nazionale del Made in Italy. “È la prima giornata istituita con un Disegno di legge sul Made in Italy che questo Governo ha voluto per sostenere il valore che il Made in Italy ha per la nostra economia, che ha anche per il nostro nome. La qualità dei nostri prodotti, la grandezza dei nostri prodotti fanno un pezzo fondamentale di come l'Italia è vista all'estero. Fatevelo dire da qualcuno che gira il mondo diciamo in lungo e in largo, è costruito dall’innovazione, dal genio, dall'intelligenza, dalla ricerca dei nostri produttori del comparto del Made in Italy.

Giorgia Meloni ha affrontato anche il tema della  concorrenza sleale, dell'Italian Sounding e della contraffazione: “La contraffazione e l'Italian Sounding ogni anno drenano dal Sistema Italia decine di miliardi di euro e nel fare questo purtroppo compromettono anche la qualità della nostra eccellenza e del nostro nome, perché quando tu non distingui cosa sia italiano e cosa non lo sia è purtroppo quando il livello di produzioni che vengono vendute come italiane ma italiane non sono non è il livello delle produzioni che in Italia si portano avanti, purtroppo questo compromette anche il nostro nome. Noi dobbiamo essere implacabili contro chi pensa di poter usare il nome italiano per portare avanti e vendere prodotti che non hanno neanche lontanamente l'eccellenza che l'Italia può vantare, e intendiamo farlo a ogni livello.”

Nella Legge-quadro sul Made in Italy, è prevista anche l'istituzione del Liceo del Made in Italy.

Al riguardo il premier ha sostenuto quanto segue: “C'è una difficoltà da parte delle aziende spesso di trovare lavoratori qualificati per questi settori e a monte di questo problema c'è soprattutto una questione culturale che è quella per la quale qualcuno ci ha venduto nel tempo che l'istruzione tecnica in buona sostanza quasi sembrava un'istruzione di serie B e che se tu volevi essere una persona di un certo livello nella vita dovevi fare il liceo e non dovevi fare l'istruzione tecnica allora l'abbiamo chiamato Liceo del Made in Italy. E sapete perché? Perché non c'è identità italiana senza il Made in Italy, non c'è cultura italiana senza il Made in Italy.” 

E ha aggiunto: “Non è un caso che il Made in Italy sia il pezzo fondamentale della nostra identità. Pensate proprio al vino, il vino a ogni latitudine - e ringrazio anche qui il lavoro che è stato fatto anche all'interno del Vinitaly, nel quale ogni anno attraverso il lavoro del Masaf vengono allestite anche opere d'arte -, il vino è stato cantato nelle poesie, nella letteratura, è dipinto nei quadri, è scolpito nelle nostre sculture, è un pezzo fondamentale della nostra identità.“