“Continuo a
ritenere l'utero in affitto una pratica disumana” lo ha ribadito ieri Giorgia
Meloni partecipando all'evento “Per un’Europa giovane, transizione demografica,
ambiente futuro” a Roma. “Con la maternità surrogata”, ha aggiunto il premier, “viene
alimentato un mercato transnazionale, spacciandolo con un atto di amore, ma
nessuno mi può convincere che sia un atto di amore considerare i figli come un
prodotto da banco in un supermercato. Non è un atto d'amore trasformare il legittimo
desiderio di avere un figlio in un delitto che puoi garantirti con qualsiasi
mezzo possibile. L’utero in affitto è una pratica disumana e sostengo la
proposta di legge perché diventi reato universale”.
Una forte
opposizione alla maternità surrogata a fronte di una grande sfida: sconfiggere
la denatalità. “Questa è una materia che tutti sanno essere una priorità
assoluta di questo governo. Per noi la sfida demografica, la sostenibilità economica
a cui è connessa, rappresenta una delle principali sfide. Non serve a niente
gestire il presente se non si mette in sicurezza il futuro. Il governo ha la
responsabilità di garantire futuro alla propria nazione. Considero un cambio di
passo fondamentale l'approccio con cui questo governo affronta queste tematiche
rispetto al passato. I cattivi maestri hanno decretato che la genitorialità è
un concetto arcaico mentre invece non è libertà rinunciare a un figlio per la
carriera.” E ha insistito: E se non si riuscirà a invertire il trend degli
ultimi anni, il calo demografico rischierà di trascinare l'Italia e l'Europa
sull'orlo del precipizio”.
La scelta del governo di centro-destra e
figlia di una “visione” che ha messo in campo “2,5 miliardi di investimenti
diretti con benefici per le famiglie italiane di 16 miliardi di euro” ha
sottolineato la presidente del consiglio.