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venerdì 26 aprile 2024

Eurodeputato: una carica importante e soprattutto lucrativa

 



Alcuni leader di partiti italiani si sono candidati come capilista alle prossime elezioni europee. Elly Schlein, Antonio Tajani ed Emma Bonino sfruttano la loro posizione per attirare la maggior quantità di voti possibile. Difficile pensare che in caso di elezione raggiunta si trasferiranno a Bruxelles. Con ogni probabilità cederanno a qualcun altro questa funzione. E se questo può essere considerato un dono, certamente non è uno di poco conto.

Non per nulla sussiste un malumore dilagante tra i leghisti che lavorano per il partito da sempre e che si sono visti scavalcare da Roberto Vannacci, il generale che ha scritto il best seller “il mondo al contrario”. E se a Vannacci qualche merito va riconosciuto, in fondo ha avuto il coraggio di scrivere cose ovvie ma sottaciute, lo stesso non si può dire di Ilaria Salis, in carcere a Budapest per la partecipazione a un pestaggio di manifestanti di destra, che si ritrova ora nella lista AVS sperando di essere eletta e di godere dell’immunità parlamentare.

L'eurodeputato non si ammazza di lavoro né tanto meno di responsabilità. Di spirito di servizio non si parla proprio. In cinque anni porta a casa 3.000.000 di euro. Prendono mensilmente 10.000 euro lordi e 7.850 netti cui vanno aggiunti 4.950 di rimborsi più 350 per ogni giorno di presenza, arrivando a oltre 20.000 euro al mese. Altri 30.000, circa 28.700 per l'esattezza, per gli assistenti, arrivando così a costare la bella cifra di 50.000 euro al mese cioè 600.000 l'anno, appunto 3.000.000 di euro in 5 anni. Lavorano solo tre settimane al mese senza grandi stress e responsabilità dal momento che in Europa decide tutto la commissione e il Parlamento europeo conta pochissimo.