Non ci vuole coraggio per
mancare di rispetto alla religione cristiana, questo lo sappiamo benissimo. Non
si rischia, per esempio, di venire sgozzati da qualche parte subito dopo.
Le patatine al posto
delle ostie, che sono per noi cristiani il corpo di Gesù morto in croce, sono
una mancanza assoluta di buon gusto.
Le suore che entrano in
chiesa per incontrare l'Amica Chip sono accompagnate dall’Ave Maria di Schubert
eseguita con l'organo.
In Sacrestia la madre
superiore, piuttosto anziana e in carne, è chiaramente una vittima di body
shaming da parte del regista. È l'unica che si accorge che le ostie sono finite
e si gode lo spettacolo della sostituzione, mangiando a sua volta le patatine dal
sacchetto.
Lo spot delle patatine al
posto dell'ostia resta oggettivamente una dimostrazione di cattivo gusto, un
saggio che arriva anche in un momento assai delicato, visto che da giorni in
Italia si discute sui presunti attacchi al Ramadan, su violazioni del diritto
dei musulmani a pregare come e dove vogliono.
Vedere questi pochi
secondi dello spot girato in una chiesa al momento di un sacramento fa venire
il sospetto che questo Occidente sia ipocrita sulle libertà di culto altrui.