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martedì 9 aprile 2024

Sei mesi e un giorno è quanto basta per essere considerati residenti in Italia

 

 



Sei mesi e un giorno è quanto ci vuole per considerare una persona residente in Italia o residente all’estero. Eppure l'obbligo di iscrizione all'AIRE scatta dopo un anno. Sono contraddizioni alle quali i legislatori italiani ci hanno ormai abituati.

Un caso eclatante e attualissimo è quello di Marella Caracciolo, la vedova di Gianni Agnelli, che si è dato da fare per essere considerata residente in Svizzera. Avrebbe così voluto favorire i nipoti Elkann a scapito della figlia Margherita Agnelli, madre degli Elkann e di altri quattro avuti in un secondo matrimonio.

La mancata residenza in Svizzera di Marella Caracciolo per almeno sei mesi più un giorno all'anno sarebbe suffragata, secondo la Procura da controlli sui voli di andata e ritorno degli aerei e degli elicotteri della flotta privata degli Agnelli in Svizzera, dai visti di ingresso e di uscita dal Marocco sui passaporti della vedova dell'avvocato e dalle testimonianze dei medici che la curavano oltre alle cartelle cliniche dei ricoveri in Italia.

Il comportamento di Marella Caracciolo configura nei confronti degli indagati, i tre fratelli Elkann, oltre ai reati fiscali, una truffa ai danni dello stato e dell'Agenzia delle Entrate.

Sicuramente la vedova Agnelli aveva provveduto a iscriversi all’AIRE, ma a quanto pare non è bastato. L’iscrizione all’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero ha degli indiscussi vantaggi soprattutto ai fini dei rapporti con il fisco italiano. È per questo che qualche volta, come in questo caso, non funziona.