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domenica 7 aprile 2024

Una spada di Damocle incombe su Israele

 



Dopo aver bombardato la sede diplomatica dell’Iran di Damasco e ucciso una quindicina di militari di alto rango, ora Israele si attende la vendetta annunciata. E si sa in Medio Oriente con le minacce non si scherza.

Come prima misura sono state chiuse trenta ambasciate in giro per il mondo tra cui quella di Roma.  Le città israeliani si attendono di essere bombardate. Non si sa dove colpirà l’Iran e questo rende la situazione particolarmente disagevole. Non per nulla si suol dire che “chi la fa l’aspetti”.

Per le autorità e per la popolazione israeliana l’incertezza è totale e la minaccia iraniana incombe su di loro come una spada di Damocle.

Non a caso ieri c'è stata una manifestazione antigovernativa alla quale nelle diverse città hanno partecipato oltre 100.000 persone. Natanyahu ha danneggiato fortemente l’immagine di Israele ed è qualcosa che perdurerà nel tempo.

La reazione dell'Iran dovrà essere comunque molto soppesata perché potrebbe scatenare una guerra totale tra i due paesi e giustificare il lancio di bombe atomiche sul suo territorio.

Ricordiamo che Israele, anche se non lo ha mai ammesso ufficialmente, possiede un centinaio di bombe nucleari e non occorre nemmeno porsi la domanda se avranno il coraggio di servirsene. Quello di cui sono capaci lo hanno già dimostrato ampiamente nei sei mesi di durata del conflitto.