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mercoledì 17 aprile 2024

Il MAIE, il bisticcio con l’etica, i brogli, la doppia valenza politica, il Made in Italy e riforma del voto all’estero

 



C’è da dire che il MAIE con l’etica non va d’accordo. Ricordiamo il senatore rimosso Adriano Cario, che nonostante fosse accusato di clamorosi brogli nelle elezioni del 2018, è stato accolto in seno al MAIE immediatamente alla fine delle elezioni del 2018. Teniamo presente, inoltre, che Franco Tirelli nelle elezioni del 2022 ha superato per una manciata di voti il suo collega di partito, sempre MAIE, Claudio Zin, ex-senatore, a Rosario dove ha votato il 70% degli aventi diritto. Un caso più unico che raro visto che la media dei votanti della ripartizione America Meridionale non supera il 20%. Non per niente Claudio Zin ha denunciato il fatto alla competente commissione. Lo stesso senatore Roberto Menia ha dichiarato in un’assemblea del CGIE che in parlamento c’è qualcuno che è stato eletto con i brogli e l’unico caso che abbia sollevato voci in tal senso è quello di Franco Tirelli.

Il MAIE è un partito a doppia valenza. I suoi aderenti sono tutti o quasi Italo-argentini. Partecipano alle elezioni in entrambi i Paesi. Ricardo Merlo politicamente è attivo da una parte e dall'altra. Non si è candidato al parlamento italiano nel 2022. Al riguardo sono state fatte diverse ipotesi. Col senno di poi si può dire che probabilmente al leader del MAIE interessavano di più le elezioni argentine del 2023. E qui ha riscontrato un grande successo: il suo alleato di sempre, l'italo-argentino Mauricio Macri, si è imposto attraverso Javier Milei, che si è rivelato una sua creatura. Si e aperto quindi in Argentina uno spazio per opportunità di affari politici ovvero nomine e intermediazioni varie? Può darsi. Di certo una cosa non si può negare: il MAIE è scomparso dalla scena italiana, se si esclude la sua rappresentanza nella ripartizione America settentrionale e centrale che si fa sentire spesso e che è guidata da Enzo Odoguardi una figura ancora di secondo piano.

Nemmeno in Europa le cose sono andate tanto bene. Dopo la celebrazione della nomina di Massimo Romagnoli come coordinatore MAIE per l'Europa con la partecipazione di quadri e dirigenti a livello europeo e mondiale, abbiamo assistito all'adesione dello stesso Romagnoli alla Lega e di recente a Italia Viva, partito con il quale sembra che intenda candidarsi alle europee, il tutto senza una nota informativa atta a chiarire cos’è successo e chi sia attualmente il coordinatore per l'Europa del MAIE.

Altro tema di rilievo è il Made in Italy: un cavallo di battaglia di Ricardo Merlo. Gli italiani all'estero, gli oriundi, sarebbero consumatori voraci dei prodotti nostrani. Eppure il Sudamerica è considerato una fonte di moltissimi prodotti contraffatti chiamati anche Italian Sounding. Tant'è vero che l’UE ha interrotto di recente per questo motivo la trattativa con il Mercosur del quale fanno parte Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay. Ci si sarebbe aspettati un invito a Vinitaly dei parlamentari italo-argentini, Tirelli e Borghese, in fondo si celebrava anche la prima giornata del Made in Italy. Niente da fare! Chissà perché…

Sono d'accordo con chi sostiene che non dovrebbero esistere partiti che non hanno la sede in Italia. Questi, infatti, rappresentano anche interessi importanti a livello locale e godono di relazioni che potenzialmente finiscono per agevolare brogli e altri comportamenti illeciti. La riforma del voto all’estero dovrebbe partire proprio da questo, dall’esclusione dei partiti “non romani” dalle elezioni politiche italiane.