Semplicemente si
è messo in tasca un profumo di €100, ha fatto scattare l'allarme anti-taccheggio
e si è beccato una denuncia.
Il politico dai
molteplici incarichi ha cercato di giustificarsi. Dice di aver scelto un profumo
da regalare a sua moglie, ma lui era diretto a Strasburgo, di aver messo in
tasca la boccetta per rispondere a una telefonata e di essersene dimenticato
completamente. Può succedere. Infatti, lo stesso Duty free di Fiumicino fa
decine di denunce ogni settimana. I distratti e gli smemorati a quanto pare sono
tanti.
Fassino si era
già lamentato dell'esiguità del compenso ricevuto come parlamentare. Del resto
si dice che sia anche molto tirchio, ma queste sono malignità legate alla sua
origine ebraica. Un luogo comune difficile da sfatare. Comunque l’onestà non è
molto diffusa tra i Dem, questo a livello politico chiaramente. Nessuno si
sporcherebbe le mani per così poco. Fassino a quanto pare sì.
Il suo curriculum
è tutto legato al PCI e alle sue evoluzioni successive. È stato più volte parlamentare. È stato il sindaco di Torino. Attualmente
è deputato. Nel giorno della denuncia si stava recando da Fiumicino a Strasburgo,
dove partecipa ai lavori della delegazione italiana presso l'assemblea
parlamentare del Consiglio d'Europa (di cui Fassino dal 5 marzo scorso è a capo
del comitato Medio Oriente). Sarebbe interessante sapere se in quel suo ruolo non
ci sia un non tanto velato conflitto di interessi.