La svedese Greta
Thunberg non è più una ragazzina. Ha già compiuto 21 anni. Continua a svolgere
il ruolo di attivista del clima del quale è una leader indiscussa a livello
europeo.
In questi giorni
è stata tratta in arresto dalla polizia olandese. La vediamo nella foto e
dall'espressione del viso si direbbe che non è contenta. I suoi capelli biondi
raccolti non incantano più come una volta e la sua piccola statura viene messa
in risalto ogni volta che finisce nei guai. Magari se oltre ai biondi capelli avesse
ereditato una stazza tipica del DNA svedese sarebbe stato meglio per lei,
avrebbe dato meno pena quando finisce nei guai. In fondo il suo è un mestiere in
cui le umiliazioni sono frequenti.
Solo alcuni
scienziati, tutti tra l'altro a busta paga delle élite globaliste, sostengono l'emergenza
climatica. Gli indipendenti, ovvero quelli che non si vendono, escludono che l’attività
umana sia in grado di influire sul clima, il quale risentirebbe invece esclusivamente
dalle variazioni dei cicli solari.
L’affermazione
che esista un riscaldamento globale in atto, che deve essere combattuto, serve solo
a introdurre misure che si allineano pienamente all'implementazione della
famosa agenda 2030 di Davos: “Non avrai niente e sarai felice”. Ad esempio è
già prevista l'introduzione dell’obbligo di ristrutturazione di tutti gli
immobili per renderli ecosostenibili. E le spese a tal fine necessarie sono al
di fuori della portata dei più.
In Olanda Greta
aveva intenzione di bloccare un tratto autostradale all'Aia. Insieme a lei c'erano
decine di manifestanti di Extinction rebellion. La mobilitazione della polizia
è stata imponente e l'iniziativa è stata bloccata sul nascere. La protesta era rivolta
agli incentivi energetici fossili alle imprese. Greta lo scorso mese di
febbraio era finita sotto arresto anche a Londra.