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giovedì 25 aprile 2024

La “Liberazione” ci sta sfuggendo di mano, ora c’è anche la Brigata ebraica

 

 



Il 25 aprile, una giornata festiva da abolire. La storia evolve col tempo e si trasforma. La Liberazione vuole ricordare la resistenza di cittadini italiani contro l'occupazione straniera della seconda guerra mondiale. E fin qui non ci sarebbe niente da ridire. Il ruolo di questa Resistenza viene però esagerato, al punto che col tempo la ricorrenza è diventata il festeggiamento di una vera e propria vittoria. Evidentemente non è così. Lo dimostrano le centinaia di basi militari esistenti nel nostro territorio e appartenenti a chi ci ha liberato veramente, prendendo il posto di chi ci occupava.

Una celebrazione peraltro molto politicizzata. Sembrerebbe che a resistere contro l'occupazione tedesca siano stati soltanto i comunisti. Falci e martello, pugni chiusi e la canzone Bella ciao sono all’ordine del giorno ogni 25 aprile. Ma la storia si trasforma, evolve in continuazione contrariamente a quel che si pensa. Dal 2018 esiste un altro attore in questa giornata festiva: la Brigata ebraica, che non vuole essere affatto un protagonista di secondo piano. Sono in tanti e sono agguerriti. Hanno i loro vessilli e bandiere con la Stella di Davide bene in vista. Hanno affrontato a viso aperto i manifestanti pro-palestinesi, lanciando anche bombe carta.

Col tempo forse dovremo ringraziare anche la Brigata ebraica della Liberazione dai tedeschi del 1945 per essere occupati da allora dagli americani che si inchinano davanti al Dio Denaro o Mammona attorno al cui altare si riuniscono i nababbi del mondo, sionisti tutti, sponsor di questa nuova entità della nostra Liberazione.