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lunedì 15 aprile 2024

Arrestato nella Repubblica Dominicana un cittadino russo che prometteva ricchezze grazie ai campi di marijuana

 



Un'operazione internazionale ha permesso l'arresto nella Repubblica Dominicana del leader di un'organizzazione gestita da russi che ha truffato 645 milioni di euro con falsi investimenti in piante di cannabis per uso medicinale, e la cattura di altri otto sospettati tra Spagna e altri paesi europei .

Hanno partecipato forze di polizia spagnole, dominicane, tedesche, francesi, americane e britanniche, con la collaborazione di EUROPOL ed EUROJUST, ha riferito sabato in un comunicato la polizia spagnola.

Le persone accusate di appartenere a questa organizzazione criminale, operante in 35 paesi, sono state arrestate in Spagna (2), Germania (2), Regno Unito, Lettonia, Polonia, Italia e Repubblica Dominicana.

Inoltre sono stati bloccati conti bancari per un valore di 58.600 euro, 116.300 euro in criptovalute e 106.000 euro in contanti, nonché dieci beni immobili per un valore di 2,6 milioni di euro.

Nell'operazione sono stati sequestrati gioielli, opere d'arte e veicoli di alta gamma, oltre a materiale informatico e documentazione varia.

A ciò si aggiunge il blocco, all'inizio dell'indagine, di 4,5 milioni di euro su un conto che l'organizzazione aveva a Cipro e di quattro conti bitcoin del valore di 1,4 milioni di euro.

Il Tribunale nazionale spagnolo indaga sull'organizzazione Juicy Fields dal settembre 2022, dopo che il giudice Manuel García Castellón ha ammesso il trattamento di una denuncia contro questa società, che offriva rendimenti molto elevati in colture di marijuana per usi medicinali.

I truffatori operavano con una piattaforma di investimento fraudolenta e hanno commesso un reato di frode massiccia, basata su forti investimenti in campagne pubblicitarie e sulla presenza a eventi e fiere sulla cannabis per attirare clienti.

Il modello di business consisteva nell’utilizzare il capitale trasferito dagli investitori ai partner di coltivazione per finanziare la selezione delle piante di cannabis. Una volta terminato il raccolto, il prodotto sarebbe stato venduto e la piattaforma avrebbe ricevuto una parte del profitto che sarebbe stato successivamente restituito all'investitore.

Con questo sistema, alle vittime venivano promessi profitti compresi tra il 70% e il 168% all’anno, a seconda della specie di cannabis.

Inoltre, per facilitare l’acquisizione dei clienti e ottenere la loro fiducia, la piattaforma disponeva di uffici fisici di informazione per gli investitori nelle città europee (Valencia, Berlino, Zurigo, Amsterdam e Lisbona).