Una trovata insolita.
Ora per visitare Venezia bisogna pagare 5 euro. Questo novello obbligo, scattato
ieri, giorno di San Marco, festa nazionale veneta. L’afflusso di turisti
danneggia la città. Questo è quanto sostiene il sindaco Luigi Brugnaro: “Basta
col turismo di massa che danneggia i tesori artistici”. Lo scopo quindi del
ticket è ridurre l'afflusso di visitatori non veneti. Infatti, il relativo
esonero si estende non solo agli abitanti della città ma anche ai residenti
nella regione.
Da Udine ogni
tanto la domenica ero solito partire con la mia famiglia in treno alla volta di
Venezia. Era una giornata speciale. A poco più di un’ora di distanza si
arrivava a un mondo straordinario che rimaneva impresso per sempre nella mente del visitatore. Udine non fa parte del Veneto per cui ora bisognerà pagare il ticket. Le visite si ridurranno drasticamente e non solo per il costo. C'è
tutto Il dispendio di tempo legato alla prenotazione, al pagamento e, ultimo ma
non per importanza, all'accertamento sul posto del possesso del ticket e al
rischio di essere multato esosamente qualora questo andasse smarrito.
Una situazione penosa
a carico dei non esonerati e in parte anche degli esonerati. Di questi tempi
comunque non ci si stupisce più di niente. Venezia è uno spazio culturale e
storico unico al mondo alla portata di milioni di Italiani e stranieri per
trascorrere con la famiglia una giornata diversa. Una cosa inaudita in un'epoca
in cui si punta alla globalizzazione in tutti i sensi e alla conseguente
scomparsa della cultura e della memoria storica.
Brugnaro viene
sostenuto dalla destra. Un'idea del genere sarebbe stata più consona a un
appartenente alla sinistra, ma si sa queste distinzioni si assottigliano ogni
giorno di più.
Ieri, anche per
evitare tensioni, i controlli sono stati “soft ”, nessuna multa e la
possibilità, per chi non si era registrato, di acquistare il ticket o ottenere
l’esenzione. I circa 75 steward, sparsi in 15 punti di controllo, hanno dovuto
fare i conti non solo con i turisti poco informati della novità, ma anche con
residenti restii a mostrare il documento e dimostrare di esserlo.
C’è stato anche il
corteo del “no al ticket”: “Venezia non è un circo” hanno urlato. Lo
schieramento di polizia ha evitato l’assalto, e il corteo è proseguito
all’interno della città.