I droni vengono
fatti decollare in tre ondate, in totale sono quasi 170, e impiegano nove ore
ad arrivare nello spazio aereo israeliano: vengono intercettati tutti sui cieli
dell'Iraq, della Giordania e della Siria e il 99% abbattuto. Come pure i
missili Cruise (30 sparati, due ore all'impatto): vengono neutralizzati prima
di raggiungere Israele. Sono dieci missili balistici (su 120) a penetrare le
difese, il volo dall'iran dura 12 minuti, e sono loro a far suonare 698 sirene
in tutto il paese e a costringere milioni di persone a correre nei rifugi. I
bersagli sono le basi nel deserto del Negev, dove una bambina è stata ferita
dalle schegge cadute sulla casa, e nel Golan, ma il passaggio dei tubi di
metallo armati attiva gli allarmi, le scie ed esplosioni illuminano il cielo
sopra Gerusalemme. Gli analisti dell'Istituto for National Security Stadies a
Tel Avis calcolano che l'iran abbia bersagliato il Paese con 85 tonnellate di
esplosivo, respingerle e costato 4,5 miliardi di shekel, oltre un miliardo e
100 milioni di euro.