Cambiamento radicale nella presentazione delle
richieste di servizi consolari da parte della nostra ambasciata. Ora non è più Prenota
online il portale d’accesso, ma il carattere di urgenza del servizio richiesto.
La priorità va al rilascio dei passaporti, ma no preclude gli altri servizi.
Viene ora ufficializzata una situazione che sussisteva
da mesi. Le prenotazioni erano bloccate e venivano riaperte sporadicamente e
per brevissimo tempo. E arriviamo al punto dolente, il sistema delle urgenze,
motivo di lamentele costanti da parte dei connazionali. In effetti non funziona
e non ha mai funzionato. Non si risponde mai, la casella di posta elettronica è
sempre intasata e le e-mail della “speranza”, preparate con tanta cura e
attenzione con tutti gli allegati possibili e immaginabili, vengono
semplicemente eliminate con un clic. Diavolerie della tecnologia moderna!
Quindi a rigore si dovrebbe ritenere che si va di male in peggio. Certamente
qualcosa deve cambiare nella ricezione delle urgenze, anche perché è ora l’unico
modo per ottenere l’erogazione di un servizio consolare. Si dovrebbe quanto
meno rispondere a tutte le e-mail anche a quelle ritenute non consone al
carattere di urgenza che si desidera dimostrare.
Tassativamente i canali per il riconoscimento dell’urgenza
sono quelli summenzionati, non si accenna a una qualche funzionalità delle
figure onorarie o dei consiglieri del Comites Panama o della presentazione
spontanea alla porta dell’ambasciata.
Degna di nota la sorprendente ammissione dell’ambasciata:
“Sono frequenti le lamentele da parte di connazionali che riferiscono di aver
pagato delle somme di denaro per l’ottenimento di un appuntamento presso
l’ambasciata d’Italia o per l’ottenimento di servizi consolari”. Sarà questo il
motivo di questa virata a rotta di collo nell’organizzazione dell’attività
consolare dell’ambasciata?
In una situazione di totale chiusura verso l’utenza e
di crescente disperazione dei connazionali è naturale che scaturisca un
movimento di soldi intorno agli appuntamenti e ai servizi veri e propri. Sta
succedendo anche altrove in Sudamerica. Il servizio Prenota online manca di
trasparenza e si presta all’intermediazione di terzi. L’informazione
confidenziale può diventare in tal caso una fonte di reddito per terzi. Una
situazione che consente poi di fare le più diverse ipotesi. In fondo siamo già
stati scottati dallo scandalo visti e ora cosa ci dovremmo attendere: uno
scandalo Prenota online? Non va mai bene parlare di corda in casa dell’impiccato!
Per quanto riguarda i professionisti esperti in
pratiche consolari l’ambasciata fa quindi un passo indietro. Nel comunicato
precedente sembrava che ritenesse importante che il connazionale si recasse
presso questi professionisti in modo da avere tutta la documentazione completa
al momento di presentarsi in ambasciata. Faceva allora inoltre una vaga
distinzione fra professionisti preparati e non preparati e pareva essere al
corrente di quali fossero gli uni e gli altri. Ora invece esclude un qualunque tipo
di rapporto con intermediari, società o singoli.