Contrariamente a quanto pronosticato l’uragano Maria
non si è accostato al litorale nord dell’Hispaniola, ma ha continuato la sua
rotta verso le isole Turche dalle quali dista attualmente 255 km. Si trova invece
a 175 km da Puerto Plata.
Nel grafico si può osservare la traiettoria, segnata
con le stellette, dell’uragano da quando ha abbandonato il territorio dominicano
fino alle 11 del mattino di oggi. La linea nera riguarda la previsione delle
prossime dodici ore e cioè fino alle 11 pm di oggi.
Maria non rappresenta ormai per noi un pericolo
anche se ci saranno i soliti strascichi: piogge torrenziali, forti raffiche di
vento, ondosità anormale, inondazioni, straripamenti di fiumi ecc. Cose alle
quali ci stiamo un po’ alla volta abituando, in fondo è il secondo uragano da
record che ci sfiora in 15 giorni.
Fare molta attenzione quando si viaggia in macchina
e preferibilmente evitare gli spostamenti in questi giorni. Le strade possono
essere allagate, degli alberi e altri oggetti possono ostacolare il transito e
ci sono ancora troppe incognite perché sia garantita una circolazione sicura.
Intanto il centro di operazioni di emergenza (COE) nel suo primo bollettino di oggi ha informato che ha esteso l’allerta rossa a
20 province e che il totale delle persone evacuate e che hanno trovato riparo
da amici o in rifugi sono circa 10.000. Attualmente sono operativi 70 rifugi
ufficiali nei quali si trovano 3713 persone.
Le evacuazioni a scopo preventivo proseguono, spesso
anche forzate.
Ci sono delle comunità che si trovano isolate e quattro
aeroporti hanno sospeso tutta la loro attività. Si tratta degli aeroporti
internazionali di Punta Cana e La Romana e due aeroporti in provincia di Samana:
Arroyo Barril e Presidente Juan Bosch (El Caley). L’attività dell’aeroporto di
Punta Cana è stata sospesa alle 2:30 di ieri pomeriggio fino alle 12:00 di oggi.
Gli altri aeroporti hanno sospeso la loro attività dalle 4:00 del pomeriggio di
ieri fino all’1:00 dopo pranzo di oggi.
Ci sono 17 comunità isolate in El Seibo e in San
Pedro de Macoris a seguito dello straripamento del fiume Soco. Piogge
torrenziali stanno imperversando su cinque province del Paese. Gli
automobilisti sono stati avvertiti dalla Difesa civile di non trasferirsi in
comunità dove i fiumi sono in piena. Il corso di certi fiumi supera ormai l’altezza
dei ponti.
Il governo ha annunciato ieri la sospensione
dell’attività lavorativa tanto nel settore pubblico quanto in quello privato
solo per la giornata di oggi allo scopo di risparmiare vite umane davanti alla
pericolosità degli effetti del passaggio per il paese dell’uragano Maria.