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giovedì 21 settembre 2017

Maria non ha toccato il territorio dominicano, ma ha provocato e continua a provocare danni.


Contrariamente a quanto pronosticato l’uragano Maria non si è accostato al litorale nord dell’Hispaniola, ma ha continuato la sua rotta verso le isole Turche dalle quali dista attualmente 255 km. Si trova invece a 175 km da Puerto Plata.
Nel grafico si può osservare la traiettoria, segnata con le stellette, dell’uragano da quando ha abbandonato il territorio dominicano fino alle 11 del mattino di oggi. La linea nera riguarda la previsione delle prossime dodici ore e cioè fino alle 11 pm di oggi.
Maria non rappresenta ormai per noi un pericolo anche se ci saranno i soliti strascichi: piogge torrenziali, forti raffiche di vento, ondosità anormale, inondazioni, straripamenti di fiumi ecc. Cose alle quali ci stiamo un po’ alla volta abituando, in fondo è il secondo uragano da record che ci sfiora in 15 giorni.
Fare molta attenzione quando si viaggia in macchina e preferibilmente evitare gli spostamenti in questi giorni. Le strade possono essere allagate, degli alberi e altri oggetti possono ostacolare il transito e ci sono ancora troppe incognite perché sia garantita una circolazione sicura.
Intanto il centro di operazioni di emergenza (COE)  nel suo primo bollettino di oggi  ha informato che ha esteso l’allerta rossa a 20 province e che il totale delle persone evacuate e che hanno trovato riparo da amici o in rifugi sono circa 10.000. Attualmente sono operativi 70 rifugi ufficiali nei quali si trovano 3713 persone.
Le evacuazioni a scopo preventivo proseguono, spesso anche forzate.
Ci sono delle comunità che si trovano isolate e quattro aeroporti hanno sospeso tutta la loro attività. Si tratta degli aeroporti internazionali di Punta Cana e La Romana e due aeroporti in provincia di Samana: Arroyo Barril e Presidente Juan Bosch (El Caley). L’attività dell’aeroporto di Punta Cana è stata sospesa alle 2:30 di ieri pomeriggio fino alle 12:00 di oggi. Gli altri aeroporti hanno sospeso la loro attività dalle 4:00 del pomeriggio di ieri fino all’1:00 dopo pranzo di oggi.
Ci sono 17 comunità isolate in El Seibo e in San Pedro de Macoris a seguito dello straripamento del fiume Soco. Piogge torrenziali stanno imperversando su cinque province del Paese. Gli automobilisti sono stati avvertiti dalla Difesa civile di non trasferirsi in comunità dove i fiumi sono in piena. Il corso di certi fiumi supera ormai l’altezza dei ponti.

Il governo ha annunciato ieri la sospensione dell’attività lavorativa tanto nel settore pubblico quanto in quello privato solo per la giornata di oggi allo scopo di risparmiare vite umane davanti alla pericolosità degli effetti del passaggio per il paese dell’uragano Maria.