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sabato 30 settembre 2017

In caso di doppia cittadinanza, quale passaporto si deve usare?



Da quando è stata diffusa la notizia della chiusura della nostra ambasciata, quasi tre anni fa, molti connazionali, tanti anche nella cerchia delle mie amicizie, hanno chiesto e ottenuto la cittadinanza dominicana. Si trattava di una scelta obbligata perché l’alternativa era diventare dei quasi apolidi, con tutte le conseguenze che ciò comporta.
L’ambasciata è stata riaperta, ma la situazione di disagio permane. È quasi impossibile avere un passaporto, un’iscrizione AIRE, il rinnovo della patente, una trascrizione di atto civile…
Recandosi in Italia con i costi che ciò comporta si potrebbero risolvere alcune cose, altre no per l’inoperosità cronica della nostra ambasciata. Questa ad esempio non si degna di inviare la necessaria delega alla questura italiana alla quale viene eventualmente richiesto il rilascio del passaporto.
In conclusione ci troviamo oggi con una comunità che ha una prevalenza netta di italo-dominicani. In primis gli oriundi, circa 5.000 e poi i coniugi e i figli di italiani nativi e gli italiani nativi che si sono naturalizzati.
C’è da dire che a questa maggioranza di italiani con la doppia cittadinanza l’ambasciata non riconosce il diritto di urgenza ai fini del rilascio del passaporto italiano o del suo duplicato in caso di smarrimento. Il possesso del passaporto dominicano effettivo o potenziale li esclude. E dato che la dimostrazione del carattere di urgenza è l’unica via per accedere al rilascio di detto documento, la cosa più sicura è che ci vorrà molto tempo, anni? prima che questi connazionali possano riavere un passaporto italiano.
Attualmente per accedere allo spazio Schengen con il passaporto dominicano è necessario il visto. Si tratta di un requisito che non dovrebbe durare ancora a lungo, data la recente eliminazione dello stesso per paesi come la Colombia e il Perù.
Avere due cittadinanze e quindi due passaporti è sicuramente un vantaggio. Con quale passaporto si deve viaggiare? Di fatto questa domanda è fonte di preoccupazione per tanti.
Di regola se si esce dalla Repubblica Dominicana, meglio uscire con il passaporto dominicano, ovviamente munito di regolare visto Schengen, questo nel caso in cui sussista la scelta tra i due passaporti. Una volta in Italia si dovrebbe superare il controllo di frontiera esibendo il passaporto italiano. Al ritorno avvalersi del passaporto italiano per il check out e una volta giunti nella Repubblica Dominicana esibire il documento dominicano. Se invece si è in possesso del solo passaporto dominicano, lo si utilizza anche per entrare in Italia e una volta avuto il nuovo passaporto italiano dalla Questura, lo si riutilizza uscendo e anche una volta giunti in RD.
In caso di utilizzo del passaporto italiano all’uscita, resterebbe aperta la registrazione dell’entrata, cioè si riscontrerebbe una presenza illegale in Italia come extracomunitario mai espatriato.
Avendo comunque i due passaporti in regola se la partenza o l’arrivo riguarda uno dei due paesi di cui si è cittadini si dovrebbe all’atto di uscire usare sempre il passaporto del paese dal quale si esce e all’arrivo, il passaporto del paese nel quale si arriva. Poi a seconda delle convenienze, in altri paesi, usare l’uno o l’altro passaporto. A volte la scelta è obbligata, ad esempio se un italo-argentino vuole viaggiare in Russia con il passaporto argentino che non richiede visto, deve partire dall’Italia con detto passaporto in quanto con quello italiano il visto sarebbe necessario oppure uscire dall’Italia e intraprendere all’estero il viaggio in Russia con il passaporto argentino. In quel caso al ritorno esibirebbe nel posto di frontiera russo il passaporto argentino e nel posto di frontiera italiano il passaporto italiano.

Il nostro diritto alla cittadinanza italiana si sta frantumando un po’ alla volta a seguito dei mirati colpi di mazza della Farnesina che si alternano con sempre maggiore frequenza dal 2011 in qua. Dobbiamo iniziare a convivere con soluzioni di emergenza, appoggiandoci alla cittadinanza del posto dove risiediamo. Nel frattempo continuiamo a batterci fiduciosi per preservare l’italianità nostra e dei nostri figli. Teniamo sempre presente che chi la dura la vince. L’importante è non demordere!