Cerca nel blog

sabato 2 settembre 2017

Irma va avanti, oggi ha deviato un po’ verso sud ed è atteso per domani il ripristino della sua marcia verso nord-ovest. Le autorità dominicane non sono d’accordo…


L’uragano Irma continua imperterrito il suo percorso verso ovest. Oggi ha fatto una leggera virata verso sud, ancora in corso, perché si è scontrato con un fronte di aria secca e si prevede che domani riprenda a salire verso nord, riuscendo verso la metà della settimana prossima a colpire solo marginalmente Portorico e la penisola di Samanà.
Sta di fatto comunque che gli uragani si spostano per moto di inerzia e non hanno una memoria, o una volontà di andare da una parte o dall’altra, nemmeno se portano un nome di donna, quindi non è che se un fronte di aria secca lo fa deviare verso sud, poi caparbiamente Irma riprenderà nuovamente la sua marcia verso nord e magari si perderà nell’Oceano Atlantico. Bisogna vedere se troverà un altro fronte di alta pressione o di aria secca che lo costringa a deviare ancora, altrimenti proseguirà nel suo percorso verso ovest.
Di fatto questa previsione del NOAA non è condivisa dai meteorologi dominicani che invece sono in attesa di vedere quale sarà il comportamento di domani, domenica pomeriggio, di Irma, se continuerà la sua marcia lungo il percorso già segnato da Harvey, la cosa più probabile, o se devierà verso nord-ovest e quindi cesserà di essere un forte pericolo per la Repubblica Dominicana.
Non è la prima volta che il NOAA sbaglia, anche perché a un certo punto bisogna prendere delle decisioni su elementi aleatori e non si sa bene in base a che cosa queste decisioni si prendano. Di certo non sarebbe piacevole per quelle popolazioni che hanno subito gli effetti dell’uragano Harvey sapere che si ritroveranno un altro uragano magari altrettanto forte tra pochi giorni.
Vero è che noi qui, in RD, come abbiamo potuto constatare negli ultimi tempi, abbiamo una bassa pressione atmosferica costante che potrebbe tranquillamente attirare un uragano se questo si trovasse davanti a qualche ostacolo nella sua marcia.
Intanto il Ministero delle Opere Pubbliche e delle Comunicazioni ha annunciato l’attivazione del suo comitato di emergenza. Questo Comitato entra in sessione permanente come prevenzione in vista dell’eventuale passaggio dell’uragano per il territorio nazionale verso la metà della settimana prossima.
Nella prima riunione sono state studiate tre fasi di strategia da elaborare e che consistono nelle azioni da intraprendere durante e dopo la tormenta. La priorità è quella di mantenere le strade frontali operative e sgomberate in modo che tutte le altre istituzioni del governo possano accedere ai punti dove si richiede un qualunque tipo di aiuto. È stato precisato che l’attenzione immediata la riceveranno i 158 comuni del Paese dove si trova la maggiore concentrazione della popolazione per dopo procedere con i distretti municipali e altre comunità.
Il Ministero, che dispone di 7000 impiegati, sarà completamente attivato. Tra questi impiegati si trovano 2500 membri di brigata e 2800 membri della Commissione di polizia e militare. I direttori dei diversi dipartimenti delle istituzioni hanno valutato la situazione operativa degli stock di pezzi di ricambio, tubi, combustibili, agenti chimici, mezzi di trasporto e altri elementi necessari per far fronte a qualunque eventualità che si possa presentare a seguito del passaggio di Irma.

Si esorta la popolazione a dare seguito agli orientamenti e raccomandazioni di Onamet e del COE. Si consiglia di verificare la solidità delle porte e delle finestre, di togliere dai tetti gli oggetti che rappresentano un pericolo per l’integrità fisica delle persone a causa dei venti e delle piogge, di raccogliere ed eliminare la spazzatura solida, di eliminare le bottiglie in grado di accumulare acqua. L’ente sanitario invita inoltre a prendere nota dei centri di salute più vicini e a tenere a portata di mano un kit di pronto soccorso per qualunque emergenza nonché a mettere via alimenti che possano essere conservati al di fuori del frigorifero, da consumare senza bisogno di cucinare e a raccogliere acqua in quantità sufficiente in contenitori puliti, purificandola con cinque gocce di cloro per gallone e lasciandola riposare 20 minuti prima del suo consumo. Le persone che vivono in prossimità di fiumi, ruscelli e corsi d’acqua vari sono invitate a tenere sempre sotto controllo il livello delle acqua e i possibili slittamenti di terra. In caso di evacuazione da parte delle autorità si invitano gli interessati a portare con sé i loro documenti d’identità e le medicine necessarie.