Maria si trova alle due del pomeriggio di oggi a 155
km da Punta Cana. Mantiene la velocità di spostamento di 19 km/h, i suoi venti
interni sono diminuiti di intensità e con 185 km/h è stata declassata alla
categoria 3. C’è da dire che l’area di impatto dei suoi venti massimi si è
estesa dai 45 km di qualche giorno fa a 95 km. I venti di tormenta tropicale
raggiungono invece i 240 km.
Durante le ore di permanenza in terraferma la sua
ascesa verso nord ha rallentato. Vedremo nelle prossime ore se riprenderà l’incremento
di latitudine di un decimo di grado/h che ostentava fino a prima di entrare nel
territorio portoricano. Se così fosse la distanza del suo percorso dal litorale
nord della Hispaniola, dell’ordine di 100 km, darebbe un margine di sicurezza
agli abitanti di quelle zone, tenendo anche conto dell’indebolimento di Maria.
Questo è anche il percorso centrale quindi il più attendibile proposto dal NHC
di Miami nel suo cono delle proiezioni.
Onamet sostiene che ora incomincia la parte
pericolosa per la Repubblica Dominicana. La perdita di forza durante l’attraversamento
del territorio di Portorico non deve indurre in inganno. In fondo anche Maria
vanta un record ed è quello di aver raggiunto in 24 ore la categoria 5 partendo
da semplice tormenta tropicale. Se è così, non dovrebbe essere una grande
impresa per questo uragano ritornare alla categoria 5 partendo dalla categoria
3. Il ragionamento fila, chissà se metteranno in vendita dei gadget per
ricordare questi fenomeni da record!
A Onamet si sostiene anche che Maria potrebbe essere
più pericolosa di Irma perché passerebbe a minore distanza dal litorale nord,
perché procede a una velocità inferiore e perché è portatrice di volumi di
pioggia molto superiori che raggiungono anche i 500 ml, tenendo anche conto che
il suolo dell’area è saturo dalle piogge di Irma e da quelle di Jose per cui le
inondazioni potrebbero essere all’ordine del giorno con conseguenti maggiori
danni in tutti i sensi e la totale perdita dei raccolti agricoli.
Attendiamo invece di vedere come si mettono le cose
nelle prossime ore. Il cono di proiezione del NHC è stato già alzato verso
nord. Ci vorrebbe una correzione maggiore. Incrociamo le dita e attendiamo gli
eventi nel canal de la Mona, ormai noto come il canale della mona. E mi chiedo
ogni tanto se il nome sia dovuto a una scimmia o a qualche navigatore veneto
che magari era presente quando l’isola venne scoperta tanti secoli fa.