Nelle ultime dodici ore Maria ha rispettato alla
perfezione il tabellino di marcia del NHC di Miami. Va preso quindi come
percorso attendibile quello centrale del cono di proiezione ed è molto
probabile che l’uragano attraversi il territorio di Portorico che raggiungerà
alle 2 del mattino di mercoledì prossimo per poi accostarsi come Irma a una
distanza di circa 100 km dal litorale nord della Hispaniola. La sua traiettoria
non presenta alcuna previsione di sbalzi rilevanti per il momento nel tabellino
di marcia e nel grafico. Si sposta a 15 km/h e si trova con i suoi venti
interni di 215 km/h nella categoria 4.
Il tracciato di previsione del cono non viene però riconfermato
nel commento del NHC, dove si dichiara che: “una debole area di alta pressione
subtropicale a nord dell’uragano dovrebbe guidarlo in generale nella direzione
nord nord ovest per i prossimi tre giorni con il suo centro che attraverserà le
isole di Sotavento vicino a Dominica nel corso delle prossime ore. Si attende
che dopo ci sia una traiettoria a nordest verso le isole Vergini seguita
poi dal passaggio attraverso il territorio di Portorico o nelle sue vicinanze
tra circa 48 ore. Una volta a nord di Portorico, l’uragano dovrebbe
gradualmente voltare verso nordovest e nord-nordovest avvicinandosi alla
debolezza dell’area di alta pressione. Il tracciato indicato è un aggiornamento
della previsione anteriore e si trova leggermente a sud dei vari modelli di
consenso.” Si deve dedurre che ci sono delle situazioni favorevoli per noi che
non si desumono dal grafico e dal tabellino di marcia pronosticato che di per
sé non sono negativi. Infatti, nel commento si continua così: “Si deve notare
che nonostante la fortissima intensità di Maria, la forza dei venti dell’uragano
sono limitate a una piccola area intorno al suo occhio”.
Anche questo è un fatto positivo. La portata dei
venti più intensi non è tanto estesa. Si parla di 35 km dall’occhio. Invece i
venti di tormenta tropicale raggiungono i 200 km.
Secondo il commento del NHC di Miami quindi viene un
po’ riconfermata la teoria di qualche nostro connazionale che crede fortemente
nella possibilità che la Mona, intesa come canale ma anche come termine veneto
ormai noto in tutta Italia e presente nei migliori dizionari, sia alla base
della nostra buona sorte. Speremo ben e intanto incrosemo le dita e che l’uragan la
vadi in Mona!