La speranza è
l'ultima a morire ma questa sembra essere la volta buona. Una guerra voluta
fortemente dall’élite globalista. Ai ricchi sfondati non interessa aumentare i
loro patrimoni, aspirano ad appropriarsi del mondo. Sono secoli che di padre in
figlio si tramandano questo progetto. Attualmente, giunti ad un punto cruciale,
si trovano in crisi. Il loro meticoloso lavoro rischia di andare a monte. La
Russia resiste a tutte le sanzioni economiche e ha la meglio nel conflitto
ucraino. Israele sta portando avanti un genocidio che non può non avere
conseguenze. Il dollaro è destinato a diventare carta straccia e la decadenza
dell'impero USA procede spedita. I globalisti sono quindi arrivati al dunque. È tempo di osare: O la va o la spacca! I loro
rifugi sotterranei, intere città, sono pronti anche in Patagonia, nella
periferia del mondo. La morte di miliardi di persone non contraddice la loro
ambizione di riduzione demografica drastica. I sopravvissuti dopo la guerra saranno molto
impegnati a mantenersi in vita, ma saranno in pochi e, in ogni caso, saranno
finalmente padroni del pianeta. Tutto questo è alle porte. Preghiamo, in fondo non
ci resta altro.